lunedì 17 settembre 2012

Whitmon - cenni storici e geografici




Al contrario della stragrande maggioranza degli altri pianeti e delle altre lune del 'Verse, Whitmon è un pianeta ricoperto per il 73% di acqua, il restante 27% occupato da un numero enorme (e fino ad oggi, ancora sconosciuto) di isolette riunite in diverse centinaia di arcipelaghi che costellano la superficie del piccolo pianeta. 
La maggior parte di queste isole è disabitata, o semplicemente inabitabile, e si stima che solo il dieci per cento delle isole presenti sul pianeta sia effettivamente abitata.
Non esistendo grandi continenti da abitare e terraformare, la colonizzazione di Whitmon, per quanto fosse iniziata molto in fretta nella prima metà del XXII secolo, fu estremamente lenta e graduale. Le prime migrazioni dai pianeti centrali sul pianeta blu furono precursori e contemporanee di quelle che sarebbero state chiamate "la Seconda Colonizzazione", ma l'Alleanza non spinse mai ufficialmente per l'insediamento sulle isole. Mancando di risorse preziose, ed essendo un pianeta con enormi problemi di attività vulcanica, ad oggi non esiste nessuna metropoli sopra il milione di abitanti in tutto il pianeta.

Sul pianeta abitano tuttavia circa due dozzine di milioni di persone di diverse etnie e, per quanto la presenza dei discendenti americani e cinesi sul pianeta sia in continuo aumento, la maggior parte può ancora collegare la propria discendenza alla gente delle Arche europee, più che quelle Anglo-Cinesi. La sua capitale, Sieg, venne fondata nel 2152 in uno degli arcipelaghi dell'emisfero settentrionale, e su una delle isole più grandi del pianeta, ma è impossibile stabilire quando e dove fu fondata la prima colonia. Già prima della seconda colonizzazione, membri di alcune comunità come arabi (per la maggior parte), turchi e greci iniziarono ad emigrare dai pianeti centrali verso Whitmon, attratti da una temperatura e una morfologia planetaria più simile a quella delle nazioni lasciate dai progenitori sulla Terra-che-fu. La distanza tra isola e isola ha reso molto più difficile la fusione tra le varie culture, pur non impedendola. Se anche oggi la maggior parte delle isole più grandi mostra una varietà e una mescolanza etnico-linguistica pari a quella dei mondi del Core, esistono ancora delle piccole isole in cui la popolazione parla dialetti locali molto influenzati da antiche lingue morte, con cultura, usi, costumi e tradizioni particolari, uniche e direttamente discendenti da quelle dei loro antenati -con ovvi cambiamenti e deformazioni dovute al tempo e all'isolamento di una piccola comunità -.
La grande diversità culturale del pianeta, dovuta all'isolamento di molti centri abitati, ha contribuito a rendere Whitmon una delle capitali della cucina etnica nel 'Verse. Nelle isole maggiori, e quindi più grandi centri commerciali, si possono trovare a basso prezzo ottimi ristoranti etnici gestiti dalle famiglie che abitano le isole più piccole. 


Settore sviluppato nel pianeta è quello dell'ingegneria navale: Sieg e la sua isola gemella Freude ospitano infatti i più grandi cantieri navali del 'Verse. Le barche dei Cantieri "Strauss", "LaFlamme" o "Sharrell & Wu" si possono trovare in ogni pianeta con superfici di acqua, e sono ultimamente molto di moda nei laghi di Corona. Ovviamente, buona parte delle navi prodotte dai cantieri di Whitmon rimane sul pianeta, visto che il possesso di una barca sul pianeta non è solo necessario per gli spostamenti e per l'approvvigionamento di cibo e fonte di guadagno ma, in certe isole più piccole e culturalmente meno avanzate, denota anche uno status sociale ed è simbolicamente la dimostrazione della propria ricchezza ed importanza agli occhi delle altre famiglie.

Essendo un pianeta particolarmente caldo e umido, la flora locale è composta quasi esclusivamente da piante tipiche del clima mediterraneo: agrumi, uliveti e vigneti sono coltivazioni da cui la popolazione delle isole minori trae grande profitto, esportando cibo, vino e oli naturali anche in altri pianeti.
Esistono ovviamente, vicino all'equatore, isole il cui clima è leggermente più tropicale. Queste isole, dette appunto 'La Linea Verde', che fanno da sempre da divisore tra i più moderni Arcipelaghi Settentrionali e i più culturalmente e tecnologicamente arretrati Arcipelaghi Meridionali, sono scarsamente abitate ed adibite quasi interamente alla poca agricoltura industriale presente sul pianeta. I prodotti derivati sono estremamente famosi per la loro freschezza, ma per questo anche molto costosi, e il cittadino medio di Whitmon preferisce la coltivazione di un proprio, piccolo orto dietro casa.
La fauna, invece, è quasi esclusivamente marina e, oltre a fornire esemplari bellissimi agli acquari di tutto il 'Verse per la sua enorme biodiversità, è anche la maggiore fonte di guadagno per il pianeta, che vive essenzialmente di pesca. Altra fauna consiste in animali domestici, piccoli rettili adattatisi alle temperature delle isole, e ovini d'allevamento, che al contrario dei bovini - quasi completamente assenti - non necessitano di grandi spazi e sembrano trovarsi particolarmente bene sulle alture vulcaniche attorno al quale si sono sviluppate molte piccole città. 

La distanza tra città e città ha reso impossibile nel corso dei secoli di colonizzazione lo scoppio di guerre interne tra coloni, rendendo Whitmon uno dei pianeti più pacifici del 'Verse, per quanto non esenti da tragedie causate dalle violente eruzioni vulcaniche che hanno portato alla distruzione di diversi centri abitati nel corso degli ultimi tre secoli e mezzo. Durante la guerra, Whitmon è stato poco toccato: I reclutatori alleati arrivarono solo nelle città più grandi degli arcipelaghi settentrionali, e la maggior parte degli abitanti delle piccole isole decisero di rimanere neutrali e non combattere. Ci fu comunque chi partì con gli Indipendentisti e chi con gli Alleati, ma il pianeta rimase in sostanza neutrale, e le città non furono bombardate. 

L'episodio più increscioso della storia di Whitmon durante la guerra riguarda una grande manifestazione contro il conflitto nella capitale Sieg, in cui la folla di manifestanti fu violentemente dispersa dalle forze locali che aprirono il fuoco sulla folla. I dodici morti furono 'vendicati' da una serie di attentati di matrice indipendentista a diversi edifici del centro città, causando la morte di un alto funzionario del Comando Militare di Dorado, ma anche quella di più di trenta (i dati forniti da fonti indipendentiste e alleate sono discordanti) civili innocenti, dopodiché la neutralità del pianeta venne ribadita, anche se non ufficialmente. 

martedì 11 settembre 2012

Si dice della serenità





 " La serenità dura quanto basta a maledire chi poi te la porta via. "


Detto della zona di Buffalo County, Greenfield

mercoledì 29 agosto 2012

When a Marine Comes Marching Home


When a Marine comes marching home again,
Hurrah! Hurrah!
We'll give him a hearty welcome then,
Hurrah! Hurrah!
Oh, the men will cheer the boys will shout
The ladies they will all turn out,
And we'll all feel bright  
When a Marine comes marching home.
And we'll all feel bright
When a Marine comes marching home.

Get ready for the Jubilee,
Hurrah! Hurrah!
We'll give the hero three times three,
Hurrah! Hurrah!
Well, the laurel wreath is ready now
To place upon his loyal brow,
And we'll all feel bright
When a Marine comes marching home.
And we'll all feel bright  
When a Marine comes marching home.

In twenty five hundred and six
Hurrah! Hurrah!
That was when the war begun,
Hurrah! Hurrah!
In twenty five hundred and six ,
Both sides were falling to,
And we'll all drink stone wine,
When a Marine comes marching home.
And we'll all drink stone wine,
When a Marine comes marching home.

In twenty five hundred and seven,
Hurrah! Hurrah!
We all fall in the trenches
Hurrah! Hurrah!
In twenty five hundred and seven
We all fall in the  sky
And we'll all drink stone wine,
When a Marine comes marching home.
And we'll all drink stone wine,
When a Marine comes marching home.

In twenty five hundred and eleven,
Hurrah! Hurrah!
We beat ‘em at Serenity,
Hurrah! Hurrah!
In twenty five hundred and eleven,
We reach the glorious victory;
And we'll all drink stone wine
When a Marine comes marching home.
And we'll all drink stone wine
When a Marine comes marching home.

[ Motivo molto noto presso tutte le truppe alleate durante la guerra, tuttora in auge e presente in molte varianti,  che celebra la vittoria e il ritorno a casa dei soldati. Qui la versione più diffusa nella Marina]


Quando un Marine marcia  verso casa
Urrà! Urrà!
Gli daremo di cuore un benvenuto
Urrà! Urrà!
                  Gli uomini saluteranno e i ragazzi strilleranno                                                                                                                                                                                 

Le ragazze si precipiteranno verso di loro
E sarà una festa per tutti quando un Marine marcia verso casa.                         
E sarà una festa per tutti quando un Marine marcia verso casa.

Preparatevi al festeggiamento,
Urrà! Urrà!
Che faremo al nostro  eroe  tre volte tre,
Urrà! Urrà!
La corona d'alloro è pronta adesso
Per ornare la sua fronte leale
E sarà una festa per tutti quando un Marine marcia verso casa.                                                        
E sarà una festa per tutti quando un Marine marcia verso casa.


Nel duemilacinquecento sei,
Urrà! Urrà!
Che è stato quando la guerra è iniziata,
Urrà! Urrà!
Nel duemilacinquecento sei
Entrambi i lati stavano cadendo.
E tutti noi berremo vino quando un Marine marcia verso casa.                                                           
E tutti noi berremo vino quando un Marine marcia verso casa

Nel duemilacinquecento sette,
Urrà! Urrà!
Tutti noi piombavamo nelle trincee,
Urrà! Urrà!
Nel duemilacinquecento sette
Tutti noi piombavamo nel cielo.
E tutti noi berremo vino quando un Marine marcia verso casa.                                                           
E tutti noi berremo vino quando un Marine marcia verso casa.

Nel duemilacinquecento undici,
Urrà! Urrà!
Li abbiamo battuti a Serenity,
Urrà! Urrà!
Nel duemilacinquecento undici
Abbiamo raggiunto la gloriosa vittoria.
                        E tutti noi berremo vino quando un Marine marcia verso casa.                                                           
E tutti noi berremo vino quando un Marine marcia verso casa

venerdì 17 agosto 2012

Exodus Day


Una riproduzione computerizzata della Terra-che-fu prima che diventasse inabitabile

Una delle poche cose che accomuna tutto il 'Verse, se non forse l'unica, è l'Exodus Day, che ad oggi costituisce la festività più importate di tutti i pianeti colonizzati.
Questa festa commemora il decollo della prima spedizione delle Arche dalla Terra-che-fu verso una porzione di spazio sconosciuto, in un viaggio che avrebbe portato alla colonizzazione di nuovi mondi in altri sistemi solari, con la promessa di una nuova vita di pace, speranza ed opportunità.
Il fatto che molti dei sogni dei primi, ingenui pionieri si siano drasticamente infranti contro l'inospitalità e la criminalità di alcuni pianeti, oltre che con la grande guerra conclusasi di recente, non ha cancellato l'usanza di festeggiare il momento in cui l'umanità decise di congedarsi dalla Terra ormai morente.
L'Exodus Day, che viene festeggiato il 28 Settembre, è insomma una festa di catarsi e speranza, che accomuna tutte le popolazioni del 'Verse, a prescindere dalla loro religione o nazionalità.

La parata del 28 Settembre in una città di Horyzon

Core Worlds

Nei Core Worlds, è usanza festeggiare l'Exodus Day con grandi parate e feste cittadine. Durante la giornata, le strade principali del paese vengono chiuse, transennate e preparate per la grande sfilata, sempre accompagnata da musica e da spettacoli aerei dove piccoli velivoli si cimentano nel volo acrobatico, lasciando dietro di sé scie di fumo colorato.
La festa, che di solito ha inizio nel pomeriggio inoltrato, continua fino a notte fonda fino a culminare nel countdown della mezzanotte, dopo la quale i cittadini sono soliti scambiarsi dolcetti e cioccolatini a forma di navi spaziali.

Uno dei cioccolatini tipici dell'Exodus Day

Border Worlds ed Outer-Rim

Nei Border Worlds e nell'Outer-Rim, è tradizione festeggiare l'Exodus Day con sagre di paese che possono durare anche una settimana intera. Durante le sagre, nelle vie principali, ornate da festoni a forma di astronavi di ogni tipo, vengono montate bancarelle per tutti i gusti, mentre i cantastorie ed i saltimbanchi rallegrano la festa con canti e storie (spesso decisamente fantasiose) sulla Terra-che-fu ed il mitico viaggio verso i nuovi pianeti.
Durante la serata dell'Exodus Day ci si riunisce davanti ad un grande pira, solitamente posizionata nella piazza antistante alla chiesa più importante, e, dopo molte ore di canti, balli, recite e storie condite di cibi casalinghi e bevande alcoliche, si conta alla rovescia sulla scia dei rintocchi della campana, in ricordo del count-down globale che diede inizio al decollo generalizzato delle Arche.

Dei ragazzi danzano attorno al falò a Richleaf, Outer Rim


Usanze comuni per tutti i pianeti (o quasi)

- pranzare con la propria famiglia, in casa o al ristorante a seconda della propria estrazione sociale, per terminare con un dolce a forma di nave spaziale ed avere poi il tempo di unirsi alle feste che iniziano nel tardo pomeriggio.
- comprare e scambiarsi cioccolatini sempre a forma di astronavi: la ricercatezza dei dolci varia a seconda che siano preparati dalle raffinate pasticcere dei Core Worlds o dalla mani delle donne di casa del Border e del Rim.
- per i ricchi genitori dei mondi centrali, regalare ai più piccoli giocattoli a forma di astronavi o libri che raccontino storie sulla Terra-che-fu.
- buttare o dare via oggetti di cui non si ha più bisogno, a memoria di quando la civiltà della Terra-che-fu decise di lasciarsi alle spalle il proprio mondo morente.
- nei mondi del Core, è tradizione riunirsi allo scoccare della mezzanotte del 28 Settembre nei più grandi monasteri buddhisti, per accendere lanterne di carta che prendono il volo nei cieli delle maggiori città. Per meglio godere di questo spettacolo, l'amministrazione cittadina decreta lo spegnimento di qualsiasi luce pubblica non essenziale da mezzanotte alle due di notte, e la stessa cosa fanno i privati cittadini.


Un raffinatissimo dolce a forma di firefly, prodotto da una pasticceria di Capital City

La notte del 28 Settembre presso il tempio Hanshan di Capital City, Horyzon


lunedì 30 luglio 2012

Richleaf - Maracay



RICHLEAF

Richleaf, outer-rim planet del sistema Polaris, è famoso per un avanzamento tecnologico discreto e strutture mediche senza pari in tutto l'outer-rim. Piuttosto povero di risorse naturali, presenta un clima variabile, con temperature che non scendono sotto i sei gradi nei mesi invernali e che salgono fino a picchi frequenti di 45 gradi nei mesi estivi. Le precipitazioni, assai frequenti e decisamente abbondanti, si concentrano tra novembre e marzo.

Richleaf si è schierato, all'inizio della guerra, con il Fronte Indipendentista. E' stato mediamente bombardato subendo, durante la ricostruzione delle strutture mediche e dei laboratori, una carestia e un'epidemia di tifo due che, congiunte, hanno spazzato via centinaia di migliaia di vite. 


MARACAY

La capitale di Richleaf è il vastissimo conglomerato urbano di Maracay, una città estesa quanto le più grandi megalopoli del Core.

Maracay ha un centro cittadino ristretto, pieno di grattacieli talmente vicini tra di loro che, si dice - esagerando - che un abitante del centro può passare una ciotola di riso al suo dirimpettaio semplicemente allungando la mano fuori dalla finestra.

Mentre il centro è popolato da una classe di imprenditori mediamente benestanti, il vero cuore di Maracay si trova, paradossalmente, nelle sue vastissime periferie: sei strade principali che danno il nome ai "quartieri" sviluppatisi loro intorno: Saavedra, Dominicana, Las Rosas, Fidelidad, Tartagal e San Cristobal. 



Tali periferie hanno tutte conformazioni simili, sviluppandosi sul modello della baraccata: centinaia di baracche costruite di alluminio e materiali di scarto, facilmente infiammabili e spesso prive dei servizi essenziali, si accatastano l'una sull'altra, in alcuni casi in zone paludose percorse da canali di acqua piovana (come, ad esempio, a Las Rosas e Fidelidad). Il livello tecnologico, sviluppato nel centro - che ospita ospedali e laboratori di sintetizzazione - viene meno nelle zone delle baraccate, dove è tuttavia possibile trovare cliniche attrezzate ed economiche nonché laboratori di fortuna: Richleaf, infatti, è celebre in tutto il sistema per le esportazioni di droghe e prodotti sintetici illegali.



CULTURA

La lingua più parlata è l'inglese, ma esistono numerosissime comunità di lingua spagnola (considerata, comunque, alla stregua di un qualsiasi dialetto). La sensazione che si ha nel percorrere le rumorose strade della città - pieni di saltimbanchi, musicanti, ballerini - è quella di un vivacissimo crogiolo di culture che si fondono in sincretismi a volte paradossali.

La religione più praticata è il cattolicesimo, seppure la sua fusione con miti e credenze locali porti alla creazione di un nuovo culto cui si fa riferimento solitamente col nome di la Mezcla. Questa specie di religione comprende, accanto alla visione del Dio cristiano più tradizionale, un vasto pantheon di santi ognuno con la propria area d'influenza: i santi più importanti sono Saint Miguel, protettore dei collezionisti * e Saint Adele, protettrice dei musicanti. Ai santi si affianca una vasta schiera di demoni, raffigurati nelle maniere più eccentriche, che la tradizione vuole in lotta perenne per aggiudicarsi le anime degli uomini: la possessione demoniaca è considerata reale, gli esorcismi praticati ogni anno sono numerosi e brutali. Altre pratiche considerate reali sono il voodoo e la magia nera, e ugualmente esistenti sono ritenuti una serie di animali fantastici (tra cui il corvo con tre occhi, considerato segno di sventura imminente). 


* Una delle figure "professionali" più presenti nelle zone delle baracche è quella del "collezionista": vengono così chiamati tutti coloro che si avventurano nelle discariche della città alla ricerca di materiale di scarto utile a riparazioni e costruzioni meccaniche ed edilizie, che rivendono poi nei vastissimi mercati di Maracay. Un adagio molto noto dice che: "a Maracay, ogni cosa ha sette vite", alludendo appunto al riciclo che si fa di ogni materiale.

martedì 17 luglio 2012

Miti e credenze di St. Andrew




Sono miti e credenze che per molti tratti si rifanno a quelle norrene, forse a causa delle prime popolazioni stanziatesi in questo pianeta. Non si può parlare assolutamente di una “religione rivelata”, in quanto priva di una fondazione storica individuale. Si tratta di raccolte di conoscenze trasmesse oralmente da padre in figlio, di generazione in generazione, dai tempi della Terra-che-fu.
A causa di questa trasmissione orale molti di questi miti sono andati persi, come ad esempio i nomi delle divinità.
Un pianeta sul quale la potenza della natura è imponente, proprio questa forza viene considerata la manifestazione del volere degli dei.
Le divinità sono eroi umani o sovrani divinizzati o anche esseri sovrannaturali dalle sembianze di animali, come ad esempio il lupo, il corvo ed il serpente. Spesso non mancano nell’immaginario comune figure demoniache mostruose ed antropomorfe.

A St. Andrew non è presente una popolazione bellicosa; colpiti duramente dalle rigide condizioni non perdono tempo anche a tentare di sottomettersi tra loro, per conquistare villaggi in desolate porzioni di pianeta. Eppure è frequente l’idea che morire valorosamente sul campo di battaglia sia l’onore più grande che possa capitare ad ognuno di loro. Cacciare animali di ogni stazza e affrontare da soli branchi di lupi, viene considerato un atto di forza e di coraggio. Non è raro infatti trovare uomini (o anche donne) che indossano vesti confezionati dalle pelli degli animali da loro cacciati, in forma di vanto.

Il defunto nella sua morte passa in uno stato differente di vita. Per l’uomo è come se avesse attraversato uno specchio, un velo. E come nel mondo dei vivi non vedeva il mondo dei morti, così nel mondo dei morti non vedrà il mondo dei vivi. Sarà accolto da defunti amici e parenti, prima di essere condotto nella reggia degli eroi. Ma non tutti i defunti possono accedere a questa reggia. Dovranno fronteggiare prove che il Re della reggia (la divinità maggiore) riterrà opportuno. E per via di queste credenze, quando un uomo rimane ucciso, fuori dal villaggio natale si lascerà appeso l’occhio utilizzato dal defunto per prendere la mira e la mano utilizzata per combattere. E saranno un corvo ed un lupo a portare al defunto il suo occhio e la sua mano umana, per fronteggiare le prove con più precisione e forza.

Quando un uomo raggiunge la reggia degli eroi, credenza vuole che banchetterà e berrà in compagnia di splendide donne guerriere, di fianco alle altre divinità. E quando sorge il sole, scenderanno di nuovo in battaglia contro fiere demoniache fino al tramonto, dove i morti risorgeranno di nuovo nella reggia ed i feriti vedranno le loro ferite rimarginate. Questo fino al giungere della “fine di tutto”.
Non si crede che vi sia una vera e propria fine dei mondi e del cosmo, piuttosto un rinnovamento necessario. Ma prima che giunga questo rinnovamento, le creature demoniache spezzeranno il velo che divide i due mondi (vivi e morti) e semineranno il caos.

Ovviamente nessun abitante di St. Andrew crede che esistano demoni con corna e forconi, il demone è un qualcosa che si acquisisce con condotte orrende e che logorano dall’interno anche il corpo. Il tutto quindi è molto allegorico. Considerando tuttavia le varie leggende del ‘Verse e l’esistenza di mondi dei quali non si conosce nulla, creature aliene potrebbero rientrare in questa concezione astratta ed abbastanza personale.
Si trattano di miti, tradizioni e credenze folkloristiche e popolari, alle quali molti aderiscono mentre altri ritengono senza senso. Molto dipende anche dai villaggi: quelli meno isolati e sviluppati tendono ad abbandonare queste dicerie, al contrario dei villaggi sperduti e maggiormente isolati.

mercoledì 6 giugno 2012

the face of the father


I do not aim with my hand;
Io non miro con la mia mano;
he who aims with his hand has forgotten the face of his father.
colui che mira con la mano ha dimenticato il volto di suo padre.
I aim with my eye.
Io miro con gli occhi.
I do not shoot with my hand;
Io non sparo con la mia mano.
he who shoots with his hand has forgotten the face of his father.
Colui che spara con la mano ha dimenticato il volto di suo padre.
I shoot with my mind.
Io sparo con la mente.
I do not kill with my gun;
Io non uccido con la mia pistola.
he who kills with his gun has forgotten the face of his father.
Colui che uccide con la pistola ha dimenticato il volto di suo padre.
I kill with my heart.
Io uccido col cuore.
 
[ Si dice che la poesia, composta da un Re di cui si è perduta la memoria, sia sopravvissuta dai tempi della Terra-che-fu. Diffusa in tutto il 'Verse, dai Core Worlds all'Outer-Rim, è ben nota specialmente negli ambienti militari; dimenticare il volto del padre è, per altro, diventato un modo di dire piuttosto in voga per indicare in maniera spregiativa comportamenti non tradizionali o scorretti.  ]

martedì 29 maggio 2012

The Hobo Song


La Hobo Song è un canto popolare conosciuto nel Border quanto nell'Outer Rim. E' diffuso perlopiù tra gli ex-galeotti senza fissa dimora, i vagabondi e i giramondo - per scelta o per necessità -, che si spostano frequentemente di pianeta in pianeta in cerca di fortuna, finendo spesso nelle colonie di disperati stabilitisi recentemente su lune mal terraformate ai confini dello spazio conosciuto.




I am the man of constant sorrow
Sono un uomo dal dolore costante
I've seen trouble all my days
Ho visto problemi ogni giorno
I bid farewell to old Clackline
dico addio alla vecchia Clackline
The place where I was born and raised.
il luogo in cui sono nato e cresciuto

The place where he was born and raised
il luogo in cui è nato e cresciuto

For six long years I've been in trouble,
Per sei lunghi anni sono stato nei guai
no pleasure here on earth I've found
non ho trovato alcun piacere qui sulla terra
For in this world, I'm bound to ramble,
visto che in questo mondo, sono obbligato a vagare
I have no friends to help me now.
non ho amici che mi aiutino adesso

He has no friends to help him now
non ha amici che lo aiutino, adesso

It's fair thee well, my old true lover,
ti auguro ogni bene, mio vecchio vero amore
I never expect to see you again.
non mi aspetto di vederti mai più.
For I'm bound to ride that Outer Space route,
perché sono obbligato a percorrere quella rotta spaziale nell'Outer Rim
perhaps I'll die upon this ship
forse morirò su questa nave

Perhaps he'll die upon this ship
forse morirà su questa nave

You can bury me in some deep valley,
puoi seppellirmi in una valle profonda,
For many years where I may lay.
dove potrei riposare per molti anni
And you may learn to love another
a tu forse imparerai ad amare qualcun'altro
while I am sleeping in my grave.
mentre io dormo nella mia tomba

While he is sleeping in his grave
mentre lui dorme nella sua tomba

Maybe your friends think I'm just a stranger
Forse i tuoi amici pensano che sia solo uno straniero
My face you never will see no more
la mia faccia non la vedrai mai più
But there is one promise that is given,
ma c'è una promessa che è stata fatta,
I'll meet you on Gods golden shore
ti incontrerò sulle rive dorate di Dio

He'll meet you on God's golden shore 
ti incontrerà sulle rive dorate di Dio

giovedì 24 maggio 2012

Preghiera dei Naviganti


Tu mi poni, amico mio, una domanda, mentre giriamo nell'abisso senza direzione né bussole. Mi chiedi che cos'è che nella notte infinita ruggisce nello spazio in cui viviamo come in un sogno. E' Dio che ci chiama. E' Dio che ci conduce al cielo più alto, dove l'universo è luminoso e pieno di vento.

Affidiamo le loro anime alle clemenza delle stelle.

You ask, my friend, a question, as we spin through the abyss with neither direction nor compass. You ask me what it is that in the endless night roars in the space where we live as in a dream. It is God calling us. It is God leading us to the higher sky, where the universe is bright and full of wind.

We commend their souls to the stars' clemency.

La preghiera dei naviganti è diffusa in tutto il 'Verse ed è conosciuta perlopiù da coloro che lavorano per lunghi periodi su navi spaziali. E' normalmente recitata dal capitano della nave in occasioni di lutto: i corpi dei morti, durante viaggi che possono durare a volte anche numerose settimane, vengono espulsi dalla nave e affidati allo spazio, in assenza, il più delle volte, di strutture adeguate a preservarli dalla decomposizione. Il "cielo più alto" cui fa riferimento la stessa preghiera è ascrivibile all'immagine del paradiso diffusa tra i lavoranti dello spazio profondo: un luogo luminoso (a differenza dello spazio in cui vivono) e "pieno di vento", ossia di ossigeno.

mercoledì 16 maggio 2012

L'accompagnatore



La Shouye è una prestigiosa organizzazione che educa e gestisce giovani accompagnatrici e accompagnatori, istruiti alle arti dell'intrattenimento, della danza, della musica e del canto, della cultura, della politica e della diplomazia.
Tale è il loro prestigio e la loro posizione sociale, che la loro figura, ammantata di fascino e potere, ha ispirato molta della letteratura Core degli ultimi secoli. Questo un frammento di un autore sconosciuto, entrato ormai nella tradizione.


L'accompagnatore è una pura sorgente cui pochi possono abbeverarsi. Se sei tra quei pochi sii grato del dono ricevuto e non sporcarla con pensieri indegni.

L'accompagnatore è Grazia, Arte, Bellezza infinite, non pensarti degno di possederle, ma solo fortunato, se mai verrai ammesso a goderne.

L'accompagnatore è il Giardino del Budda. Le sue porte saranno aperte solo per coloro che lo meriteranno. Se si chiuderanno per te, non si riapriranno mai più.

L'accompagnatore è l'usignuolo del bosco, libero di cantare per chi vuole. Non desiderare di rinchiuderlo in una gabbia.

L'accompagnatore è un dono prezioso, se vorresti tenerlo per te solo e negarlo agli altri, non ne sarai mai degno.

 L'accompagnatore è il migliore gioiello sulla mano del meritevole.

venerdì 27 aprile 2012

Scacchi a Settima



Gli "Scacchi a Settima" è una variante degli scacchi tradizionali giocata perlopiù sui pianeti del Core. L'origine del gioco è ignota, ma la sua diffusione su larga scala è avvenuta attorno al 2420, partendo da Xinhion e allargandosi poi a tutto il Core. 

Ad oggi, gli "Scacchi a Settima" sono un gioco ancora decisamente popolare, particolarmente amato negli ambienti più ricchi e di maggiore cultura. I giocatori tipici possono essere manager di Corporations, membri dell'Intelligence Alleata, alti dirigenti e politici di professione. 

Un aneddoto diffuso nel Core racconta come il presidente dell'Alleanza Sarah Shepard e il Primo Comandante Aaron Lee fossero soliti intrattenersi con questo gioco mentre discutevano le principali decisioni da prendere riguardanti l'ultimo grande conflitto universale.




La piattaforma per gli scacchi a settima consiste in sette diversi livelli. Tre di questi hanno una dimensione quattro per quattro e una posizione fissa; i restanti quattro hanno una dimensione di due per due e possono essere mossi dai giocatori. La posizione dei livelli fissi somiglia ad una scala: ogni livello successivo inizia sopra la terza fila del livello precedente, mentre gli altri lati di tutti i livelli fissi sono paralleli. I livelli mobili si trovano inizialmente sopra the gli angoli più lontani del livello superiore e di quello inferiore.



Il movimento dei pezzi è uguale a quello degli scacchi tradizionali, con due regole aggiuntive:

1. Quando guardiamo alla piattaforma dall'alto, il pezzo dovrebbe essere in grado di fare una normale mossa fino al quadrato che vuole raggiungere.

2. Ad ogni passo fatto, il pezzo può andare su o giù di uno o più livelli; andare su o giù di un livello vuole sempre dire andare da un livello mobile a un livello fisso o viceversa. E' quindi possibile che un pezzo si muova sopra un altro pezzo.



venerdì 20 aprile 2012

Corona



Corona fu uno degli ultimi pianeti dell'attuale Core ad essere colonizzato. Il processo di terraforming fu lievissimo, dato che la superficie e l'atmosfera presentavano straordinarie affinità col suolo terrestre. Inizialmente non venne popolato e fu tralasciato dai coloni e dall'antropizzazione, a causa della sostanziale assenza di risorse geologiche e l'estrema penuria in metalli e giacimenti energetici. Rimase quindi disabitato per diverso tempo, sotto l'egida dell'Alleanza.

In concomitanza con la colonizzazione del Rim esterno (quindi paradossalmente in parallelo alla conquista delle zone storicamente più difficili da terraformare) l'ereditiera Ester Corona, erede di una famiglia arricchitasi enormemente grazie al business dei trasporti spaziali, decise di acquistare l'intero pianeta: una pretesa del tutto inedita, destinata a scontrarsi con consistenti resistenze fra i membri del parlamento e tra la gente comune.

Fu difficile stabilire un prezzo ed altrettanto difficile sciogliere i nodi etici imbrogliati attorno alla vicenda. Essendo i Corona tra i nomi in assoluto più facoltosi del Verse, ed offrendo Ester una cifra imbarazzante, il governo decise infine di accettarne la proposta, per poter sfruttare i proventi della vendita in progetti importanti. Il pianeta assunse il nome di Corona in virtù dei nuovi proprietari e fu da essi destinato a trasformarsi in quello che effettivamente sarebbe divenuto compiutamente solo in seguito: un'oasi di lusso.

Nonostante l'idea riscuotesse un ragguardevole successo tra gli 'inquilini' abbienti del 'Verse, l'affare non risultò una scelta lungimirante: solamente sei anni più tardi, uno scandalo di dimensioni macroscopiche gettò i Corona nel discredito. Un'enorme nave passeggeri appartenente ala compagnia ebbe un incidente causa malfunzionamento ed obsolescenza delle strutture meccaniche: circa un migliaio di persone persero la vita. L'indagine mise in luce la piena responsabilità dell'azienda. Tra i rimborsi alle famiglie ed il danno d'immagine la famiglia Corona terminò la propria storia in completa rovina.

L'Alleanza si riappropriò del pianeta ad un prezzo stracciato, pressoché simbolico, deliberando di far fruttare il suolo nella direzione intrapresa dai Corona: lo sviluppo esclusivo dell'aspetto residenziale. La superficie fu lottizzata in enormi tenute e venduta ai soggetti più in vista del sistema multisolare.

Corona si presenta come un mondo dalle modeste dimensioni, con una alternanza giorno/notte regolare, clima mite, stagioni definite, una proporzione equilibrata fra terra emersa e oceani. Amministrativamente è spartito in ampi appezzamenti territoriali privati, presieduti da grandi ville in stili architettonici disparati. Ciascuna proprietà può arrivare a misurare centinaia di migliaia di ettari e comprende, di solito, un'ampia gamma di servizi ad uso e consumo del padrone: luoghi di culto, piscine, boschi, campi da polo (lo sport maggiormente in voga), stalle, laghi artificiali, autodromi, palestre, teatri, ecc.

Per comodità gestionale, le proprietà contigue vengono raggruppate tra loro in enormi circoscrizioni. Non è raro che nei punti focali di ogni circoscrizione sorgano lussuose zone commerciali, spazi franchi interamente dedicati all'attività terziaria: biblioteche digitali, spa attrezzatissime, stadi, giganteschi mercati alimentari, scuole primarie e secondarie (ma non università), ristoranti, resorts.

Le circoscrizioni eleggono un rappresentante che siede al Consiglio, l'unità che dirige ed organizza il territorio di Corona. Oltre alla severa sorveglianza privata, tramite un sistema di tassazione volontaria, gli abitanti hanno istituito un ulteriore servizio di sicurezza generalizzato. Gli spostamenti avvengono essenzialmente per via aerea, ma le arterie di comunicazione stradali sono comunque fitte e in perfette condizioni. Lo spazioporto si dimostra uno dei più restrittivi e controllati del Verse: non è escluso che, per ottenere il permesso d'attracco, venga richiesto la garanzia d'un cittadino coronense sottoscrivente o un membro di alto grado della Shouye.

In conclusione, Corona rimane tutt'oggi un immenso e lussuoso "quartiere" residenziale: gli abitanti godono d'un tenore di vita altissimo e ostentano tra i cognomi più illustri del 'Verse. L'atmosfera che si respira è molto conservatrice, elitaria e sovente completamente avulsa dalla realtà. Una realtà tenuta volontariamente a distanza da tale paradiso artificiale.

sabato 31 marzo 2012

Knights of Cydonia




Come ride with me

Vieni a cavalcare con me
Through the veins of history
attraverso le vene della storia
I'll show you how God
Ti mostrerò come Dio
Falls asleep on the job.
si sia addormentato sul lavoro.

And how can we win
E come possiamo vincere
When fools can be kings
quando dei pazzi possono essere re?
Don't waste your time
Non sprecare il tuo tempo,
Or time will waste you.
o il tempo sprecherà te.

No one's gonna take me alive
Nessuno mi prenderà vivo
The time has come to make things right
È arrivato il momento di rimettere le cose a posto
You and I must fight for our rights
Tu ed io dobbiamo combattere per i nostri diritti
You and I must fight to survive.
Tu ed io dobbiamo combattere per sopravvivere.

No one's gonna take me alive
Nessuno mi prenderà vivo
The time has come to make things right
E' arrivato il tempo per rimettere le cose a posto
You and I must fight for our rights
Tu ed io dobbiamo combattere per i nostri diritti
You and I must fight to survive.
Tu ed io dobbiamo combattere per sopravvivere.

No one's gonna take me alive
Nessuno mi prenderà vivo
The time has come to make things right
E' arrivato il tempo di rimettere le cose a posto
You and I must fight for our rights
Tu ed io dobbiamo combattere per i nostri diritti
You and I must fight to survive.
Tu ed io dobbiamo combattere per sopravvivere.


[ La fama di Knights of Cydonia è indissolubilmente legata alla storia del suo compositore.
Cydonia era il nome di uno dei reparti dell'esercito indipendentista durante la guerra contro l'Alleanza e Matthew Bellamy un giovane soldato arruolato da pochi mesi.
Nel fondo di una trincea, con pochi compagni e nient'altro che una manciata di munizioni per difendere la posizione, cruciale per la salvezza di altri commilitoni, Bellamy compone una ballata post-moderna in onore del proprio reparto: Knights of Cydonia, i Cavalieri di Cydonia.
Bellamy muore, ventenne, in quella stessa trincea in cui ha composto il suo capolavoro: solo uno dei suoi compagni riesce a sopravvivere e a diffondere quelle parole che, grazie a molteplici riadattamenti, diventeranno uno dei simboli della resistenza nell'Outer-Rim. ]

giovedì 22 marzo 2012

Tessen



Il tessenjutsu è l'arte marziale del ventaglio da combattimento, il tessen. L'uso del ventaglio in combattimento è menzionato nelle antiche leggende della Terra Che Fu ricostruite da Robert Morigito, noto storico marzialista considerato a tutt'oggi il massimo esperto nella storia delle armi bianche e da botta della tradizione antica. Secondo gli studi di Morigito - raccolti nel libro "Tessenjutsu" - il Tessen nasce in una regione della Terra Che Fu chiamata "Giappone".

Alcuni storici identificano il Giappone come una provincia della famosa Cina, altri sostengono che fosse uno stato indipendente. In ogni caso, i documenti dimostrano che l'uso del Tessen nasce e si
sviluppa in Giappone, partendo dalla tradizione originaria dei "Ventagli da Battaglia".

I Ventagli da Battaglia erano ventagli decorati con colori vistosissimi, usati dai generali per fare segnalazioni alle truppe durante glischieramenti di battaglia terrestre. Esistono dati che
confermano l'utilizzo di colori diversi e movimenti diversi per trasmette un'ampia varietà di ordini, oltre che a dimostrare la presenza di figure specifiche posizionate in ogni truppa in possesso di nozioni specifiche per interpretare i messaggi, ripeterli a beneficio di armati più lontani dai generali o rispondere per conto del comandante di truppa. Non ci sono però pervenute tracce della codifica di questi messaggi.

La tradizione ricostruita attraverso favole e romanzi, porta a credere che durante i conflitti più serrati, i messaggeri si siano trovati in più occasioni a non avere altro oggetto con cui difendersi se non i propri ventagli da battaglia, iniziando a studiare quindi, oltre la codifica, quelli che originariamente erano piccoli "trucchi" di autodifesa e copertura di fuga utilizzando un ventaglio.

In data incerta, avviene una svolta nella storia del tessen: un editto governativo vietò l'ingresso nei palazzi di potere a qualunque individuo armato, dignitari e graduati inclusi. Morigito sta tutt'ora cercando di dettagliare meglio il contesto storico di questo evento. Al oggi, le versioni più attendibili parlano di un'epoca di cospirazioni e colpi di stato a seguito di problemi dinastici della famiglia regnante, ma è solo una delle varie teorie più accreditate.

Temendo per la propria vita, i dignitari in visita ad altri dignitari iniziarono quindi ad elaborare e studiare tecniche di combattimento che non prevedessero l'uso delle armi. A questa ricerca risalgono alcune delle arti marziali più originali e curiose della storia dei combattimenti, tra cui le tecniche di lotta con cintura, quelle di combattimento con sandali ed infine il combattimento con ventaglio.

Tra tutte le varie arti sviluppate in questo frangente storico, l'unica che abbia avuto fortuna, seguito e risonanza resta il tessenjutsu. Se inizialmente le tecniche prevedevano sistemi di combattimento che permettevano di difendersi da attacchi a mani nude con l'uso di un normale ventaglio (da battaglia o meno), nel corso dei secoli l'ingegno guerriero ha sviluppato ventagli appositamente per il combattimento, creando intelaiature in metallo o intrecci che rendessero la carta tagliente, in maniera da massimizzare il danno inflitto. Questa disciplina trovà particolare seguito nelle persone di prestigio, nei nobili e negli alti graduati che frequentavano la corte ed altre strutture di potere, in cui per secoli persistette il divieto di accesso armato.

Quando, in un periodo databile intorno al XIX secolo, l'editto goverantivo decadde, il tessenjutsu iniziò il suo declino, rimanendo un "vezzo" di nicchia. Molti dignitari, od anche solo mercanti facoltori privi di lignaggio, continuavano a praticarlo, studiarlo e tramandarlo esclusivamente come simbolo di un retaggio prestigioso. Si diffuse la credenza che l'uso del Tessen fosse solo uno status symbol, sebbene in molte occasioni documentate raccolte da Morigito nel suo libro sia ancora attestabile l'uso del tessen in duello o per difendersi da agguati ed attentati. Tutti questi casi, comunque, costituiscono "eccezioni": il fatto che alcuni eventi di questo tipo abbiano a suo tempo avuyo abbastanza onor di cronaca da essere pervenuti ai giorni nostri è la prova che non fossero assolutamente considerati la norma.

Con la Colonizzazione, pochissime testimonianze di tessenjustsu hanno raggiunto inizialmente il Verse. Solo in tempi recenti, intorno al 2450, si è assistito ad una riscoperta di quest'arte marziale ed alla diffusione del libro di Morigito sull'argomento, edito pochi anni prima.

lunedì 12 marzo 2012

Mr. Innocent

I write to you this letter and you'll get it in the mail
Ti scrivo questa lettera, e tu la riceverai per posta
I hope that you're not tired of my letters sent from jail
Spero che non ti sia stancata delle mie lettere dalla prigione

Spent twenty years in prison for a crime I did not do
Ho passato vent'anni in prigione per un crimine che no ho commesso
But no one do believe that I am innocent, but you
Ma nessuno mi ha creduto innocente, tranne te

I've never hurt nobody
Non ho mai ferito nessuno
And that's the truth I swear
E questa è la verità, lo giuro
Someone says they saw me on the scene
Qualcuno ha detto d'avermi visto sulla scena
But I wasn't even near
Ma io non vi ero nemmeno vicino

An officer was shot to death
Un ufficiale è stato colpito a morte
By machine gun fire
Dal fuoco di una mitragliatrice
It's almost twenty years ago
Sono passati quasi vent'anni
And they still call me a liar
Ed ancora mi danno del bugiardo

This is a nightmare it really is
E' un incubo, lo è davvero
I just hope down the line that there is some justice
Spero solo che ci sia un po' di giustizia alla fine della via

Help me God if you are up there
Aiutami Dio, se sei lassù
I really didn't shoot that guy I swear
Non ho sparato a quell'uomo, lo giuro
The judge and the jury, they didn't even look at me
Il guidice e la giuria non mi hanno nemmeno guardato
I didn't have a lawyer, no defence, see?
Non avevo nemmeno un avvocato, nessuna difesa, capisci?

Let them all feel the wrath of your power
Lascia loro sentire la collera del tuo potere
I pay with my young life, cos'
Ho pagato con la mia vita perchè
They are cowards
Sono dei codardi
They are cowards
Sono dei codardi

So I write to you my darling
E così ti scrivo, tesoro mio
So that you can bring it on
Così che tu possa raccontare la mia storia
And prove to them my innocence
E provare la mia innocenza
After I'm gone
Dopo che me ne sarò andato

Only before God can I confess without shame
Solo davanti a Dio posso confessare senza vergogna
A killer is out there in the streets
Che un omicida è la fuori per strada
And I got all the blame
Ed io sono stato incolpato di tutto.

Can I trust you to see that these words
Posso fidarmi del fatto che tu faccia sì che queste parole
Is written on my stone
Vengano scritte sulla mia lapide?
Don't bother with my name
Non preoccuparti di aggiungere il mio nome
Because I rather be unknown
Preferisco restare sconosciuto
"Here lies Mr. Innocent who never shed a tear"
"Qui giace Mr. Innocente, che mai versò una lacrima"
You wanted his young life, now enjoy your dinner
Volevate la sua vita, ora godetevi la vostra cena

Thank you and goodnight people of the land
Grazie e buonanotte, popolo del paese
The system failed for an innocent man
Il sistema non ha funzionato per un uomo innocente
I was 14 not yet been with a woman
Avevo quattordici anni e non avevo conosciuto donna
Now I'm 34 and I still haven't been with one
Ora ne ho 34 ed ancora non ne ho avuta una
To my mum and dad I brought a lot of pain
A mia madre e mio padre ho causato tanto dolore
They didn't want me to carry their name
Non volevano che portassi il loro nome
Now I'm just a number, a number in chains
Ora solo un numero, un numero in catene.


La ballata, famosa in tutto il sistema Polaris, è stata composta dal famoso cantautore safeportiano Abel Barclay durante la sua prigionia su Fargate. Là conobbe Ian Murray, o "Mr Innocent", il figlio di Mathias Murray, famoso leader della grande fazione indipendentista di Safeport. Nel 2490, solo quattordicenne, Ian Murray fu ingiustamente accusato dell'uccisione di un ufficiale dell'Alleanza e rinchiuso su Fargate, dove fu tenuto prigionero per anni. Il giovane perse il senno, e morì prima della fine della guerra. Abel Barclay, ora famoso in tutto il 'Verse, venne rinchiuso su Fargate per due anni. Durante la prigionia, Abel Barclay subì il trattamento comunemente riservato ai prigionieri indipendentisti: gli vennero spezzato dito indice e dito medio della mano destra, la mano usata per combattere sparando. Sul marchio dei prigionieri indipendentisti, Barclay compose la canzone "My two fingers".]

La storia dei Lucky Nessie


Da leggenda a meta di viaggiatori interplanetari

A confine tra leggenda e realtà la storia di Lucky Nessie (conosciuta ai più come "dei Lucky Nessie" viste le apparizioni di più creature negli ultimi secoli) ha origini molto antiche risalenti alla Terra-che-fu.
Pare infatti che originariamente nel lago di una località della quale si é persa memoria, sia stato avvistato un mostro dal lungo e sottile collo, una sorta di plesiosauro.
Si teorizzava che questi potesse entrare e uscire dal lago attraverso un canale segreto di collegamento con il mare.
Fatto sta che dal periodo della Terraformazione diverse persone di varia provenienza hanno cominciato a segnalare avvistamenti di creature simili in diversi laghi, principalmente nel Border.
Ancora maggiori coloro che, pur non avendolo visto direttamente, nei pressi dei grandi laghi affermano di aver udito strani versi tipici, molto simili a quelli di una cornamusa sfiatata e attributi ai Lucky Nessie.
Esistono però pochi scatti fotografici sugli avvistamenti che risultino attendibili.
Grande scalpore e critiche dal mondo scientifico ha inoltre suscitato la tesi del noto biologo Brian G. Grant di Horyzon, secondo cui qualche ignoto laboratorio abbia replicato e magari alterato geneticamente il DNA del mostro della Terra-che-fu, per immetterlo in natura.
La situazione sarebbe poi sfuggita di mano con conseguente proliferazione delle creature.
Grant sostiene inoltre che tali mostri, nelle profondità lacustri, sappiano addirittura sfruttare in maniera misteriosa canali spazio-temporali per coprire le distanze interplanetarie, sbucando in altri laghi o mari del Verse, di fatto dando nuovo lustro all'antica leggenda.

Gli osteggiatori considerano la storia dei Lucky Nessie nulla più che una trovata per attirare turisti in dati luoghi del Verse; che il suono udito da molti sia quello di umanissimi abitanti del luogo intenzionati ad incrementare l'economia locale soffiando malamente dentro vecchie cornamuse.
Esistono oramai viaggi organizzati da agenzie turistiche interstellari che trasportano ogni anno centinaia di turisti nei pianeti dove si ritiene siano stati avvistati e/o uditi i Lucky Nessie, di fatto creando un business in crescita.

E' inoltre entrato nel linguaggio comune attribuire a chi suona malamente l'appellativo di Lucky Nessie.

Esempio : "cambia musica, é tutto il pomeriggio che mi frantumi i timpani con quei Lucky Nessie!"

domenica 19 febbraio 2012

Adulterio



Sul pianeta di Victory, noto per essere popolato da estremisti religiosi, una donna sorpresa in adulterio viene denudata in pubblico e frustata sulla schiena come un animale. Poi le vengono tagliati tutti i capelli, e dovrà portarli così, cortissimi, per cinque anni, durante i quali il marito potrà disporre di lei come di una schiava, con diritto di vita o di morte. Al termine dei cinque anni, il marito deciderà se riprenderla come moglie o lasciarla andare: nel secondo caso la donna non avrà più nessun diritto e dovrà andarsene o trovare ospitalità e lavoro nella casa di tolleranza fuori città.

L'uomo trovato con lei, d'altro canto, può riprendere la sua vita normale purché si dimentichi della sua esistenza, se proverà ad avvicinarla o a intercedere per lei è condannato a morte, e il marito potrà eseguire personalmente e in qualsiasi momento la sentenza.

martedì 14 febbraio 2012

Inno d'Ottobre



Cholodno, chmuro.
La mia anima è fredda,

I mračno v duše
cupa e triste.

Kak mog znat' ja čto ty umrëš'?
Come potevo sapere che saresti dovuto morire?

Do svidan'ja, bereg rodnoj!
Addio, riva natìa.

Kak nam trudno predstavit', čto èto ne son...
È così difficile per noi immaginare che questo non sia un sogno...

Rodina, dom rodnoj,
Patria, casa natia,

Do svidan'ja, Rodina!
addio, nostra Patria.

Èj! I v pochod, i v pochod!
Ehi! In marcia, in marcia!

Nas volna morskaja ždët ne doždëtsja!
Ci attende l'onda del mare, non aspetta altro che noi.

Nas zovët morskaja dal', I priboj!
L'immensità del mare e la risacca chi chiamano!

Saljut otcam i našim dedam
Un saluto ai nostri padri e antenati,

Zavetam ich vsegda verny.
rimaniamo fedeli ai loro insegnamenti.

Teper' ničto ne ostanovit
Ora nulla può fermare

Pobednyj šag rodnoj strany.
il passo vittorioso della nostra Patria.

Ty plyvi, plyvi besstrašno,
Naviga, naviga intrepidamente,

Gordost' severnych morej.
sei l'orgoglio dei Mari del Nord.

Revoljucii nadežda,
La speranza della Rivoluzione

Sgustok very vsech ljudej.
sublima la fede dell'umanità.

V oktjabre, v oktjabre,
In Ottobre, in Ottobre,

Raportuem my naši pobedy.
faremo rapporto delle nostre vittorie.

V oktjabre, v oktjabre,
In Ottobre, in Ottobre,

Novyj mir dali nam naši dedy.
i nostri nonni ci hanno regalato un mondo nuovo.


[Questo inno pare accompagnasse la partenza delle Arche dalla Terra-Che-Fu. La tradizione dice che questo testo fosse stato tradotto in ogni lingua delle antiche genti e fosse cantato da ognuno con lo stesso testo e le stesse parole ma nel proprio idioma. L'unica versione sopravvissuta, purtoppo, è solo quella nella lingua russa. Alcuni sediziosi indipendentisti sostengono che in realtà non è mai esistito un unico inno nella Terra-Che-Fu, che questa canzone fu usata solo per la partenza di alcune Arche della nazione Russa e che la falsa tradizione sia stata diffusa dagli unionisti per giustificare, appunto, l'Unione. Qualcuno sostiene persino che non vi sono prove che leghino questo inno alle Arche in alcun modo]

Kellning

Il verbo "kellnare" è uno slang tipico del Core, molto diffuso in ambito corporativo od universitario.

Viene usato per indicare l'attività di uno studento od un ricercatore che, in segretezza, documenta tutti i lati negativi o errati degli studi o degli esperimenti del suo superiore o professore, al fine di poter successivamente dimostrare di essere sempre stato in contrasto.

Viene considerata universalmente una pratica legale, leale e lungimirante di conservarsi un posto di lavoro quando si è in attrito con il capo: non lo si contraddice in pubblico, ma si documenta il nostro dissenso per poterlo dimostrare qualora il capo cadesse in disgrazia.

Pare che il termine derivi dal cognome "Kellner", ma non è rimasta traccia di chi fosse questa persona e cosa documentò in origine.

Esempi

"Ho salvato il posto perché kellnavo il boss da anni"

"Il professore sostiene le sue teorie, ma lo sto kellnando perché non sono assolutamente convinto"

venerdì 27 gennaio 2012

Frasario cinese

Il cinese è la seconda lingua più utilizzata nel 'Verse, mentre è utilizzato come e quanto l'inglese nel Core. Nel Sistema Multisolare è raro trovare persone che non lo capiscano: mentre nel Core non è raro trovare persone perfettamente bilingue, nel Rim esterno il cinese si fa meno conosciuto - ad eccezion fatta di quei paesi in cui è la prima lingua -. Tutti, comunque, conoscono una manciata di espressioni in mandarino che vengono utilizzate con più o meno frequenza e con accenti più o meno forti.

"Ta ma de! Nimen de bizui!"
"State tutti zitti!"

"Hun dan!"
"Maledizione!"

"Ai ya. Women wanle."
"Siamo in un guaio."

"Duibuqi?"
"Chiedo scusa?"

"Ching zie lie ee bay Ng-Ka-Pei?"
"Posso avere un altro bicchiere di Ng-Ka-Pei, per favore?"

"Dong ma"
"Chiaro?"

"Wuh de ma."
"Madre di dio."

"Tzao gao."
"Merda."

"Hwoon dahn."
"Idiota."

"Ta ma de."
"Dannazione."

"Bizui."
"Stai zitto."

"Shi"
"Affermativo / sì"

"Zhu yi."
"Guardati le spalle."