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venerdì 23 gennaio 2015

New Melbourne


Geografia

New Melbourne è per dimensioni, dopo Richeaf, il secondo pianeta più grande del sistema Polaris ed il pianeta con la maggior percentuale di superficie marina nel 'Verse, dopo Whitmon. Le terre emerse formano due continenti su cui si concentrano le città più grandi, seppure gli ampi oceani siano costellati di isole di svariate dimensioni che ospitano insediamenti non urbani. La capitale Trinidad si trova nell'emisfero australe ed è, con tre milioni di abitanti, la città maggiormente popolata. Seguono per importanza Nueva Tijuana, un esteso agglomerato urbano caratterizzato dal più alto tasso di criminalità ed omicidi del pianeta, e Mayaguana.  

Il pianeta è incredibilmente ricco di acqua, che era in parte già presente in forma solida ancor prima del terraforming, seppure per ragioni ignote. Il pianeta si prestava quindi perfettamente a creare un complesso ecosistema marino, l'unico che avrebbe conservato la totalità delle specie subacquee salvate dalla Terra-che-fu durante l'esodo delle Arche. Le temperature sono generalmente miti, influenzate dal normale alternarsi di due stagioni nella zona equatoriale e quattro stagioni a nord ed a sud dei tropici. Il terreno è scarsamente coperto da rilievi, la catena montuosa più significativa, la Sierra Sacramento, supera appena i 2000 metri. Le dorsali oceaniche, invece, sono molto pronunciate ed estese essendo New Melbourne un pianeta con un'elevata attività vulcanica e sismica.



Economia

L'unico centro industriale del pianeta è Mayaguana, ma la sua capacità è assolutamente inadeguata al pianeta. La produzione di New Melbourne in qualsiasi frangente non riesce a sopperire al bisogno della popolazione, motivo per cui il pianeta fa affidamento all'importazione per quasi tutti i beni di prima e seconda necessità. Le materie acquistate provengono dai pianeti attigui del sistema Polaris e sono per lo più di bassa qualità, per ammortizzare i costi dell'importazione. Beni di lusso come macchine e strumenti tecnologici sono quasi sempre arretrati, frutto di un perenne ed estenuante ciclo di riparazioni. Questa particolarità dà a New Melbourne un aspetto unico, come se le città fossero rimaste isolate dal resto del 'Verse per decenni. Sul pianeta l'arrangiarsi si è fatto arte ed è diventato uso comune dire che "per fare una cosa bene bisogna prima farla male"

Solo il settore ittico è veramente produttivo ed è motore trainante dell'economia del pianeta. Le maggiori città si sono sviluppate per questo motivo in zone costiere ed i mezzi di trasporto marittimi primeggiano rispetto a qualsiasi spostamento via terra o via aria. Il lavoro da pescatore non è privo di rischi e, al pari con molte malattie, la scomparsa in mare è anche la più diffusa ragione di decesso nella popolazione non benestante. "El mar da, el mar quita", il mare dà, il mare prende. 

Recentemente sono stati trovati nei fondali marini dei giacimenti minerari provenienti dalla solidificazione dei minerali racchiusi nel mantello terrestre, che raggiungono le acque fredde dell'oceano attraverso delle ciminiere, i cosiddetti "black smokers". Lo sfruttamento di questi giacimenti potrebbe aprire un nuovo settore economico nel pianeta, a vantaggio quasi esclusivo della classe dirigente.


Società

La cultura di New Melbourne è, come in molte altre parti del Rim, fortemente maschilista ed i ruoli da rispettare all'interno della famiglia sono nettamente marcati. L'isola di Llemanjá, dove si è stabilita una solida cultura matriarcale, costituisce un'eccezione a questa regola. Il cristianesimo cattolico è la religione più diffusa e lo spagnolo la lingua più parlata. Il pianeta è etnicamente molto ricco, avendo una leggera predominanza di abitanti di origini latine, cui seguono neri, bianchi ed orientali in rapporti equilibrati.

A causa della particolare situazione economica di New Melbourne la maggioranza della popolazione vive ufficialmente sotto la soglia della povertà. Il governo è sordo ai bisogni dei cittadini ed attento a soddisfare solo gli interessi dell'1% più benestante. Nonostante questo il popolo di New Melbourne è naturalmente ottimista, edonista e di semplici bisogni. La tendenza ad arrangiarsi ed il bisogno di adattarsi alla difficoltà economica hanno portato gli abitanti a trovare sempre modi originali di guadagnare il pane, "lavorando senza lavorare", tanto da essere spesso accusati di semplice pigrizia. Questa naturale furbizia si trasforma fin troppo facilmente in criminalità nelle città più grandi. In particolare a Nueva Tijuana i cartelli della droga mietono quotidianamente vittime anche nella popolazione non coinvolta nelle guerre tra bande ed il tasso di omicidi è comparabile con quello di Sunset Tower e Maracay, seppure la città abbia un numero significativamente minore di abitanti. 



Storia

Il processo di adattamento del pianeta è stato uno dei più lunghi nella storia della Nuova Colonizzazione, durato più di trent'anni tra il 2252 ed il 2284. Fu sovvenzionato e portato a termine dalla Archaea, allora senza dubbio la più importante azienda del Core in campo scientifico, con l'intento secondario di avere un pianeta che fosse un enorme laboratorio di ricerca di biologia marina. Alcuni sostennero addirittura che la Archaea volesse ricreare in modo accelerato il processo di evoluzione dai batteri agli organismi complessi, ma queste ipotesi rimasero sempre tali. Ciò che rimane adesso, tuttavia, è la presenza di grandi cetacei e migliaia di specie marine completamente estinte nel resto del 'Verse: insieme a Whitmon, New Melbourne è l'unico pianeta in cui è possibile osservare in libertà specie come orche, balene, grandi squali e delfini.

La recente storia di New Melbourne è stata macchiata da un lungo ed estenuante conflitto con Safeport, conclusosi per necessità all'inizio della Grande Guerra. Nel 2476 Safeport impose un arbitrario e spropositato aumento dei prezzi sui beni di esportazione prodotti dalle sue fabbriche, beni su cui New Melbourne faceva affidamento per quasi il 40% del suo bisogno globale. Quando le (brevi) trattative diplomatiche fallirono, iniziò una sanguinosa guerra tra i due pianeti. L'inferiorità bellica di New Melbourne era evidente, ma i cruiser del pianeta azzurro continuarono a ribattere con brevi e rapide incursioni punitive contro l'esercito nemico. Sette anni dopo l'inizio del conflitto fu firmato tra i due governi un armistizio che dichiarava Safeport vincitore, ma le tensioni tra i due pianeti non cessarono e furono portati a termine diversi attacchi terroristici e bombardamenti sulla superficie dei reciproci pianeti per un altro ventennio. Quando, nel 2504, l'attenzione e l'astio del Rim si focalizzò contro l'Unione, Safeport e New Melbourne diedero l'ordine di cessare il fuoco per combattere su un fronte unito. La Grande Guerra ebbe l'effetto di appianare le differenze tra i due popoli, sebbene la tensione tra i due reciproci governi sia ancora presente, soprattutto dopo la decisione di New Melbourne di non unirsi alla Confederazione di Polaris.



domenica 19 gennaio 2014

Polaris War

[off - Tutti gli eventi narrati di seguito sono frutto dell'intensa attività di coloro che, come giocatori o narratori, hanno giocato su Ballad of Serenity fra l'estate e l'inverno del 2013]


La Guerra di Polaris è il secondo episodio bellico su vasta scala fra le forze dell'Alleanza e le forze dell'Indipendenza ed ha inizio il 30 Settembre del 2515, a quattro anni di distanza dalla fine della grande guerra che ha modificato, forse per sempre, lo scacchiere politico ed economico del 'verse.

È il 14 Luglio 2515 quando tutti i pianeti del sistema Polaris, ad eccezione di Boyd's Moon e Phoenix, proclamano la loro indipendenza nei confronti del governo alleato, dando vita ad una nuova entità politica: la Confederazione di Polaris.
Le trattative per una soluzione pacifica e condivisa durano mesi e coinvolgono tanto i governatori dei pianeti confederati quanto i più alti esponenti politici delle istituzioni alleate: ma nel volgere di qualche mese diventa chiaro che le forze in campo non sono intenzionate ad accettare compromessi, ed il 30 Settembre dello stesso anno, Sarah Shepard, Presidente dell'Alleanza, dichiara guerra alla Confederazione, bollando le risoluzioni dei pianeti coinvolti come dei tentativi eversivi contro l'ordine costituito.

Sin da subito, la morsa alleata si stringe attorno a Polaris: Bullfinch, Saint Andrew e Richleaf diventano i principali terreni di scontro fra alleati e confederati.
Ed è proprio sopra i cieli di Bullfinch che i due schieramenti si affrontano per la prima volta: il 1° Ottobre del 2515 l'esercito dell'Alleanza, sotto la guida del generale Aaron Lee, e quello della Confederazione, comandato dall'Ammiraglio Renshaw, si affrontano in una prima battaglia spaziale  che si conclude con una vittoria per le bluejacks: le truppe di Lee riescono a sbarcare sul pianeta, occupandone l'emisfero meridionale. 
La battaglia, in cui l'Ammiraglio Renshaw viene dato erroneamente per morto in seguito all'esplosione della sua corazzata, la Quicksilver, prende il nome di “7-2-0”, dalle coordinate presso cui ha avuto inizio. In seguito a questo episodio, gli Alleati riescono a formare un “corridoio” aereo di sbarco, mantenuto in vita fino alla fine del conflitto. 

Mentre l'Ottava Flotta dell'Alleanza sciama su Bullfinch, la Terza e la Quarta Flotta mettono in atto la stessa strategia su St. Andrew: sul finire di Ottobre, le forze alleate riescono a violare la resistenza aerea indipendentista e mettere piede anche sul più inospitale pianeta dell'Outer-Rim.
Benché i cieli di Richleaf siano presi d'assalto, il pianeta riesce ad impedire lo sbarco delle forze di terra alleate.

Su Bullfinch, il conflitto prende le mosse di una guerra di trincea: la linea di demarcazione fra le due potenze in gioco è il fiume Morgan, che attraversa una fitta foresta pluviale che si estende per chilometri, e molti giorni di cammino, sia dalla sponda settentrionale (dove si attestano le forze confederate), sia dalla sponda meridionale (dove si attestano le forze alleate): è nell'umida giungla di Bullfinch che avviene la maggior parte degli scontri; nessuno di questi, tuttavia, risulta decisivo, benché le perdite siano ingenti per entrambi gli schieramenti.

Saint Andrew oppone una strenua resistenza contro la presenza alleata: la popolazione locale, guidata dal vicegovernatore Ben Kunuk, che ben presto assurge ad indiscusso leader militare del pianeta, dà fiera battaglia contro gli invasori, arrivando a respingerli e a liberare la superficie di St. Andrew; le truppe del vicegovernatore Kunuk diventano presto note col nome di Nanok-Quanik, che nel dialetto locale significa Orsi Bianchi nella Neve.  

Come se non bastasse, su Greenfield e Bullfinch, entrambi pianeti granaio tanto per l'Alleanza che per la Confederazione, un parassita prodotto in laboratorio, nominato Aelia, comincia a divorare i raccolti, devastando le piantagioni e riducendo entrambi i pianeti alla fame: i due schieramenti si trovano a dover combattere, oltre che con i rispettivi nemici, con gli stenti ed i morsi della fame. Nell'emisfero meridionale di Bullfinch, l'Alleanza sequestra tonnellate di cibo dai ranch locali; la fame e la guerra spingono migliaia di famiglie sul lastrico, costringendole ad abbandonare il proprio pianeta natale e ad andare a cercar fortuna in qualche altro pezzo di 'Verse. 
Ed è proprio per questo che la Confederazione organizza un'operazione ai danni di Greenfield, che subisce una breve ma violenta occupazione: l'esercito dei Browncoats saccheggia e depreda tutti i granai del pianeta, rubando derrate alimentari, capi di bestiame e farmaci.
La popolazione di Greenfield, già provata dalla distruzione dei raccolti causata dal misterioso parassita, si ritrova alla fame: anche i ranch più grossi, fra cui il Black Oak Ranch di Mason, si trovano in terribili ristrettezze economiche, e cominciano a licenziare i propri dipendenti: molti abitanti di Greenfield sono costretti a vendersi come schiavi pur di non morire di fame.

Sono le prime settimane di Dicembre a segnare una svolta decisiva nella guerra – una svolta che sorride nettamente alle truppe alleate. 
Sfruttando dei tunnel trovati proprio nel cuore della giungla, l'Alleanza riesce ad attraversare il fiume Morgan, fino a quel momento invalicabile confine fra gli eserciti, e passare alle spalle delle linee nemiche, in una brillante azione di tattica militare che conduce alla ritirata delle truppe confederate nella giungla. È il 10 Dicembre 2515.
Nello stesso frangente, il generale Aaron Lee sferra un'offensiva aerea che sbaraglia la flotta confederata, conquistando anche il controllo dei cieli: il pianeta viene bombardato a tappeto.
È, per la Confederazione di Polaris, una giornata di disfatta: la battaglia del Morgan River è per la Guerra di Polaris quello che Serenity Valley è stata per la prima grande guerra.

Nelle giornate successive, quel che resta delle truppe della Confederazione si asserraglia a Timisoara, capitale del pianeta ed ultimo baluardo della resistenza. Ma nell'arco di pochi giorni, gli eventi volgono in peggio per gli indipendentisti: Eric Rose, il più alto ufficiale in carica delle truppe di terra, nonché leader politico e militare di Bullfinch, muore in seguito alle ferite riportare il 10 Dicembre. 
Le truppe della Confederazione si trovano accerchiate e prive di guida: l'Ammiraglio Renshaw ordina la ritirata e Bullfinch, piegato, viene abbandonato al dominio dell'esercito alleato. Gli indipendentisti sono di nuovo in rotta.

Operazioni analoghe si sono svolte su Richleaf: qui, l'Alleanza, capitanata dal generale Grayson, riesce finalmente a mettere piede sul pianeta, e conquistarlo. Maracay, la capitale, si arrende.

Quello che resta dell'esercito della Confederazione vola verso Safeport: il pianeta, infatti, è un porto sicuro nascosto da una nebulosa difficile da raggiungere. Ed è qui che le forze indipendentiste cominciano, ancora una volta, a coagularsi.

L'esperienza della Confederazione di Polaris si chiude ufficialmente il 17 Dicembre 2515: i governatori di Bullfinch, Richleaf, Shijie, Tauron e Victory proclamano una resa incondizionata.

Non così, tuttavia, Safeport e Saint Andrew...

venerdì 26 luglio 2013

Shijie


Settore: Outer-Rim
Sistema: Polaris
Clima: Temperato
Economia: rurale
Status tecnologico: arretrato
Religione: Protestante (69%), Cattolica (3%), Animista (28%)
Lingua madre: Inglese (70%), Cinese (30%) - con un elevato tasso di bilinguismo nei maggiori conglomerati urbani.
Capitale: Smullyan
Altri centri urbani: Ridgeville, Bào Loc, Herdcross, Memot Town


Il nome di Shijie è ora tristemente associato alla distruzione che ha incontrato durante la guerra, e alla resistenza ostinata che la sua popolazione ha perpetrato prima di venire distrutta. 

Ma, prima del 2506, Shijie era un pianeta estremamente vivo e fertile. La sua superficie era una delle più rigogliose del Sistema Polaris, e permetteva alla popolazione di vivere grazie al commercio dei prodotti agricoli e di allevamento, o in alcuni casi di sfruttare le terre per una politica di auto sostentamento, scelta adottata in più di un caso nelle piccole comunità. L'ambiente naturale si divideva in base all'area in campagne verdeggianti e montagne boschive con scenari di grande effetto. Il clima si poteva considerare temperato e umido, con estati calde e piovose e inverni rigidi, soprattutto sulle montagne dell'emisfero settentrionale. 

Nonostante l'interesse che il pianeta ha sempre suscitato per le sue potenzialità commerciali e la sua importanza produttiva nel Rim, la popolazione Shijiana è sempre stata piuttosto chiusa ed estremamente attaccata alla sua cultura e alle sue tradizioni. I centri abitati considerabili come vere e proprie cittadine si potevano contare sulle dita di una mano: uno dei principali, Smullyan, contava circa 50.000 abitanti allo scoppio della Guerra ed era considerabile come uno dei più grossi agglomerati urbani del pianeta. La stragrande maggioranza della popolazione shijiana viveva in piccole comunità autonome e tendenzialmente isolate sparse tra i boschi, le campagne e le montagne. 


I Villaggi e i "Pastori Armati di Shijie"

Parlare della cultura di Shijie, significa sostanzialmente parlare del sistema di leggi e tradizioni che ruotava intorno ai villaggi. Le poche grandi città, sostanzialmente gli snodi commerciali del pianeta, erano popolate perlopiù da mercanti, stranieri e da coloro che per una ragione o per l'altra avevano deciso di abbandonare la comunità di origine. In alcuni casi si trattava di scelta personale, in molti altri era il risultato di una pratica tradizionale conosciuta come "Ripudio". 

La cultura Shijiana e la vita nei villaggi è sempre stata regolata da leggi morali e pratiche tendenzialmente molto rigide, basate su tre concetti cardine: la famiglia, la religione e la difesa della comunità. La religione tradizionale più diffusa sul pianeta era il Cristianesimo Protestante, in larga maggioranza di confessione Battista, in alcuni casi (soprattutto nelle regioni dell'emisfero meridionale) di derivazione Metodista. La presenza del culto nelle vite della gente di Shijie andava ben oltre la messa domenicale. Tradizionalmente, la vita del villaggio ruotava intorno a poche figure di riferimento. La più importante, e la forma di autorità principale, era il Pastore, o il Reverendo secondo la dicitura Metodista del Sud. Il rilievo della figura religiosa nei villaggi Shijiani si è fatto così importante nel corso della storia da assumere caratteristiche assolutamente specifiche del pianeta. Il Pastore, nella stragrande maggioranza dei casi, assumeva in automatico anche il ruolo di Sceriffo, e aveva l'ultima parola sulla legge del villaggio e sulla sua applicazione. Ovviamente, questo significa che la legge del villaggio combaciava spesso con la legge della Bibbia. La rigidità con cui questa veniva applicata o il grado di conservatorismo dipendeva dal Pastore in carica, e cambiava da villaggio a villaggio o da area ad area. 


In molti villaggi, il Pastore e i suoi Vicesceriffi erano così potenti che il Sindaco diventava di fatto una figura assolutamente secondaria. In altri, si otteneva un equilibrio tra le parti che riusciva effettivamente garantire al villaggio equilibrio e stabilità. Questo bizzarro fenomeno non è stato causato unicamente dal profondo sentimento religioso o collettivo radicato nella cultura shijiana, ma da un altro fattore rilevante nella storia e nella costituzione del pianeta. Shijie, a causa della sua ricchezza produttiva e della suddivisione della sua popolazione, è sempre stato vittima di frequenti e ripetuti attacchi di predoni che vedevano nei villaggi di ridotte dimensioni e nel loro isolamento prede facili. Per fronteggiare alle minacce di razzie, i Pastori shijiani hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nel quadro della difesa dei villaggi stessi. In caso di attacco, il Pastore aveva l'autorità di guidare tutti gli uomini in grado di combattere presenti nella comunità, costituendo delle vere e proprie milizie, seppur di dimensione ridotta. Con il tempo, i Pastori dei vari villaggi appartenenti ad una stessa area del pianeta, costituirono delle reti locali collegate, coordinandosi tra di loro, scambiandosi informazioni e confrontando le linee di comportamento, incontrandosi periodicamente in Assemblee di Contea, o di Regione. L'abitudine e l'esperienza degli Shijiani a difendersi dai predoni, è poi stata una delle ragioni della strenua resistenza che il pianeta ha opposto all'attacco alleato, e della difficoltà incontrata dall'Alleanza nel distruggerla.


Il ripudio

In un sistema di leggi morali ed etiche basate essenzialmente sulla comunità, e sulla propria appartenenza alla comunità, non era facile per uno Shijiano opporsi apertamente allo stile di vita del villaggio, o alle norme sociali che lo regolavano. Una comunità aveva il potere, dopo una consultazione collettiva a cui seguiva a seconda dei casi una votazione o la risoluzione del Pastore, di allontanare definitivamente un determinato soggetto dal villaggio natio. Una persona che veniva ripudiata dalla comunità perdeva nella maggior parte dei casi il possesso della propria casa o dei propri terreni, che venivano ridistribuiti alle parti lese in caso ce ne fossero, o semplicemente agli altri membri del villaggio. Il ripudiato non aveva più diritto, da quel momento, di rimettere piede nel villaggio o di avvicinarvisi. In caso avesse provato a tornare, il Pastore e i suoi uomini avevano il diritto di sparare a vista. La rigidità con cui queste linee tradizionali venivano portate avanti variava da villaggio a villaggio. Negli ultimi sessant'anni l'uccisione dei Ripudiati in caso di avvistamento nel perimetro del villaggio si era fortunatamente molto ridotta. Nonostante la mitigazione delle leggi tradizionali, tuttavia, subire un Ripudio dalla propria comunità comportava ancora una condizione terribile, non solo per la vergogna e il disonore associato all'avvenimento, ma anche per la perdita materiale dei possedimenti, e per il fatto che essendo i villaggi della contea e della regione connessi tra loro attraverso le assemblee, difficilmente un Ripudiato poteva trovare asilo nelle comunità vicine. Nella maggior parte dei casi la loro unica scelta era raggiungere una grande città e ricominciare una vita lì.



Le comunità asiatiche

All'interno del sistema Polaris, Shijie è probabilmente il pianeta con la più numerosa popolazione di etnia asiatica. I suoi membri sono organizzati in villaggi e gruppi di villaggi più o meno grandi, praticano varie forme di animismo che cambiano da villaggio a villaggio e hanno un senso di comunità estremamente forte: è assai raro che un nato in una comunità se ne allontani nell'età adulta. 

In questi gruppi, è diffusa una rigidissima etica del lavoro legata all'onore individuale, delle famiglie e delle stesse comunità. Le comunità asiatiche più ristrette sono poi legate da una serie di rapporti parentali di vario grado che le portano a considerarsi come una famiglia allargata: ogni membro in forze del gruppo è ritenuto responsabile del benessere dei membri più deboli (anziani e bambini) e coloro che sono in difficoltà non vengono mai lasciati soli. Il legame di queste comunità con la terra che coltivano è fortissimo fino a diventare indissolubile: la terra è ciò che dà loro lavoro e sostentamento, dove la loro comunità li accetta e li protegge: quindi il concetto di "casa" è molto radicato. Proprio per questo, molti degli uomini di queste comunità al momento di difendere la loro terra decisero di andare in guerra, nonostante non fossero soldati addestrati.

Queste comunità recepirono la distruzione di Shijie non solo come dramma umano (le vittime furono moltissime), ma anche come tragedia generazionale e disastro culturale: distrutta Shijie, infatti, molti di questi gruppi (o ciò che ne era comunque rimasto) si imbarcarono su evolutions refit dirigendo o verso il border, sui pianeti verdi rimasti, oppure verso pianeti del rim in cui, tuttavia, l'unità familiare della comunità andò spezzandosi. Tra gli Shijiani asiatici rimasti sul pianeta natale, con acque inquinate e terre non più fertili, dilagò un'autentica epidemia di suicidi, soprattutto nelle comunità spezzate che, prima della guerra, avevano un fortissimo senso di unità. I membri delle piccole comunità asiatiche percepiscono, insomma, la morte degli altri membri come la morte di figli o genitori, così come percepiscono la distruzione delle terre che coltivano come la distruzione della loro casa e del loro lavoro.

Il villaggio di Bào Loc


giovedì 25 luglio 2013

Bullfinch


Sweet home Bullfinch,
where the skies are so blue.
Sweet home Bullfinch,
Lord, I’m coming home to you.



Settore: Outer-Rim
Sistema: Polaris
Clima: Temperato
Economia: rurale
Status tecnologico: arretrato
Religione: Battista (89%), Cattolica (8%), Confessioni minori / atei (3%)
Lingua: Inglese (100%), Cinese (15%)
Capitale: Timisoara
Altre città di rilievo: New Dallas, Alabama City, Mississippi Town


Non c’è da meravigliarsi che il pianeta sia stato colonizzato prevalentemente da profughi della Vecchia America: le praterie sterminate, il clima temperato ed i cieli azzurri ricordano inevitabilmente le grandi pianure del Vecchio West.
Le distese erbose e lussureggianti lasciano spazio solo di rado a territori più brulli e pietrosi, che si sollevano fino a formare l’unica catena montuosa dell’intero pianeta, le St. Louis Mountains, dalle quale ha origine il fiume Pecos.
La fauna locale è costituita per lo più da coyote, cani della prateria, lepri, serpenti. Solo di rado i puma delle montagne scendono a valle, attirati da qualche vitello smarrito.




Benché non manchi un certo numero di centri abitati anche discretamente popolosi, il vero fulcro economico del pianeta è costituto dalla costellazione di ranch di piccole e medie dimensioni sparsi per tutta la superficie del pianeta: che si tratti di pochi ettari di terra dove far pascolare appena una manciata di vacche o di possedimenti vasti come una contea, l’allevamento di bovini, con tutto il suo indotto, rappresenta la maggior fonte di ricchezza di Bullfinch.
Non che si tratti di un pianeta prospero: i piccoli proprietari terrieri stentano a sbarcare il lunario e sono sempre di più i padri di famiglia che si vedono costretti a cedere il proprio piccolo ranch alle banche o ad altri proprietari terrieri, nel tentativo di fare qualche spicciolo con cui appianare i debiti.
Tuttavia, avere una proprietà è ancora universalmente considerato un segno di benessere: è per questo che, nonostante le fatiche e le disavventure, il sogno del giovanotto medio è quello di riuscire a mettere da parte un po’ di soldi per comprarsi un pezzo di terra dove crescere i propri figli.
È per questo i ragazzi cominciano a lavorare molto presto, intraprendendo la vita del vaquero nei ranch di maggiori dimensioni, che sono anche quelli che pagano meglio.
Sul pianeta è un continuo girovagare di cowboys in cerca di impieghi temporanei e stagionali, ora in un ranch, ora in un altro, a seconda di dove li porta il vento ed il bisogno.


Su Bullfinch la maggior parte della popolazione è di religione battista: non c’è conglomerato umano che non abbia, al suo interno o nelle vicinanze, almeno una chiesa.
Le famiglie tendono ad essere numerose, perché per ogni bocca da sfamare oggi ci saranno due braccia da far lavorare domani. I conti tornano, o quasi.

La tecnologia è moderatamente diffusa soltanto nelle città, come la capitale, Timisoara.
Non è un caso che l’unico ospedale, per altro notoriamente mal attrezzato, si trovi lì.
La cauta diffidenza della gente delle campagne nei confronti della tecnologia non ha soltanto una matrice economica: è certamente vero che la maggior parte dei vaqueros non potrebbe comunque permettersi gli ultimi ritrovati della scienza. Ma allo stesso tempo la tecnologia è vista con sospetto anche in quanto troppo facile sostituta del lavoro degli esseri umani, in un pianeta in cui la maggior parte delle persone deve il proprio salario alle condizioni di arretratezza dell’agricoltura e dell’allevamento.
Naturalmente, la maggior parte dei cittadini di Bullfinch è troppo orgogliosa e ignorante per mettere le cose in questi termini: la scarsa diffusione della tecnologia è semplicemente imputato al fatto che guadagnarsi il pane col sudore della propria fronte, e senza l’aiuto di qualche diavoleria tecnologica, è considerato un merito di fronte agli occhi di Dio.

Su Bullfinch non esistono scuole superiori: nelle città più importanti i bambini dai sei agli undici anni possono frequentare le scuole pubbliche, ma nel caso vogliano ottenere un’educazione più raffinata dovranno spostarsi presso un altro pianeta, apprendere quanto serve direttamente sul campo o pagare costosi insegnanti privati (la via scelta dalle famiglie più benestanti).
Nelle campagne, solitamente i bambini studiano a casa solo per il tempo strettamente necessario ad imparare a far di conto, prima ancora che a leggere e scrivere – giacché accertarsi che non manchino vacche alla propria mandria è di gran lunga più importante che imparare a recitare poesie.

Bullfinch è uno dei pochi pianeti dell’Outer-Rim ad essere stato sostanzialmente risparmiato dai bombardamenti alleati: benché i suoi giovani si siano arruolati in massa, il governo di Capital City sapeva bene che distruggere il pianeta da un punto di vista naturalistico significava renderlo inservibile all’indomani dell’unificazione da un punto di vista economico.
E fu così che Bullfinch fu graziata, ma al prezzo di una severa sudditanza post bellica.


L'allevamento di bestiame è, sul pianeta, una delle attività più profittevoli: in tutte le zone sufficientemente popolate sorgono enormi mercati di bestiame che si sviluppano su superfici talvolta anche di centinaia di ettari: Priorbank, Dayton Mart e Hornsquare sono solo alcuni dei maggiori mercati dove gli allevatori propongono bestiame, tori da monta, cavalli di varia qualità. Spazi ugualmente grandi vengono occupati durante tutto l'anno da importanti rodei itineranti: il Red Hooves Rodeo, noto per i tori da monta estremamente feroci; il Silver Palomino, dove si esibiscono i campioni di bareback riding e il Calamity Jane, dedicato a categorie dominate da donne, sono solo alcuni dei rodei che percorrono tutte le principali località del pianeta. Ogni specialità è eseguita con assai poca attenzione alle questioni di sicurezza, tanto che, per pubblicizzare un rodeo, se ne cita normalmente il numero di morti, paralizzati e gravemente infortunati che ha prodotto durante l'ultima annata.

sabato 13 luglio 2013

Saint Andrew

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St. Andrew è il pianeta più freddo del Sistema Polaris ed allo stesso tempo anche il pianeta più piccolo: le sue dimensioni infatti possono essere paragonate a quelle di una luna. E’ composta da due continenti, uno settentrionale ed uno meridionale, collegati tra loro unicamente dallo stretto di Flame. Le terre emerse coprono circa il 45% della superficie planetaria. L’unico Oceano, il North Sea, bagna completamente il continente. Le isole dell’arcipelago centromeridionale del pianeta sono bagnate dalla Water Valley.

Le due principali catene montuose settentrionali sono il White Canyon e le Giants Mountains delle quali ultime fa parte anche il Monte Agnar. A meridione invece sono presenti le Steep Mountains e le Black Mountains. Al centro della Fire Island, nella Water Valley, si erge Volcano. Da queste catene montuose scendono i sei fiumi principali che prendono il nome proprio dai ghiacciai dai quali provengono. In ordine di portata e lunghezza essi sono: Wolf River (e la relativa cascata Wolfwall), Snow River, Black River, Pacific River, Steel River, Giants River.

Water Valley

Le fasce climatiche delle calotte polari sono zone polari dove le alte catene montuose sostituiscono dei veri e propri ghiacciai perenni. Le temperature a quelle latitudini sono estreme a tal punto che solo particolari muschi o licheni riescono a sopravviverci. La fauna è costituita perlopiù da balene, pinguini, foche e orsi bianchi.
Scendendo di latitudine si estende una buona porzione di tundra che divide la zona polare dalla porzione equatoriale dove la vegetazione presente è quella tipica della taiga. Dai muschi e licheni che crescono sul permafrost, si dipanano ampie foreste di pini o abeti, o comunque sempreverdi che resistono alle temperature glaciali e ostili. La fauna è costituita da orsi, lupi, rapaci diurni come aquile o notturni come gufi, lepri, renne, alci. Alcune leggende raccontano della presenza di enormi Lupi Neri particolarmente aggressivi e dotati di denti affilati e lunghi come sciabole. Nel territorio sudequatoriale, nei pressi delle Black Fen, si estende una zona di tundra paludosa, mentre la Water Valley viene così chiamata proprio per la sua caratteristica di ghiacciare completamente nel periodo invernale, rendendo il golfo e l’arcipelago insulare una vera e propria vallata che si estende per ettari.
A meno di variazioni minime a seconda delle latitudini, le temperature planetarie oscillano in inverno da minime di -40 gradi a massime di -5 gradi. In estate invece le oscillazioni variano meno ma le temperature restano comunque glaciali: dai -20 gradi ai 0 gradi.

L’unico punto del pianeta che ha una temperatura vivibile è Fire Island. L’isola tuttavia è un’isola vulcanica sulla quale si erge, per l'altezza di 6500 metri, un maestoso e gigante vulcano perennemente in attività (Volcano). La zona vulcanica resta una porzione di St. Andrew assolutamente pericolosa, non tanto per le colate di lava fluida, quanto per le periodiche eruzioni esplosive i cui effetti si allargano per chilometri. A Winter dicono che quando Volcano esplode, nevica neve nera anche da loro. Intorno all'isola c’è una spessa coltre di ghiaccio nero perenne e dagli effetti – si dice – altamente terapeutici.

Flame, la capitale ufficiale
 Flame è la capitale del pianeta. E’ l’unica città con un spazioporto adeguatamente grande da permettere manovre di sbarco e smercio di navi spaziali della stazza degli Heavy Cruiser. Flame sorge in un punto particolarmente favorevole per l’economia. E’ attraversata dallo Snow River, fiume navigabile,  ed è posta sullo stretto passaggio che collega le due porzioni continentali del pianeta. La zona di Flame è inoltre ricca di vegetazione e di cacciagione. Queste particolari condizioni hanno reso Flame la cittadina con il più alto numero di abitanti (più di 30.000), oltre che la maggiormente sviluppata rispetto ai bassi standard del pianeta. Gli unici materiali di esportazione sono pelli, legname e carne; in minima quantità acqua sotto forma di ghiaccio.

Un discorso assai simile lo si potrebbe fare con Winter. Seconda cittadina più grande di St. Andrew, è sita agli antipodi di Flame e attraversata dal fiume navigabile Pacific. Non possedendo uno spazioporto e non trovandosi in una zona particolarmente efficace nella comunicazione tra i due emisferi del pianeta, la cittadina non differisce molto dagli altri villaggi sparsi per il pianeta. Winter comunque vanta una secolare tradizione medica che la rende la più battuta quando c’è richiesta di assistenza.

L’emisfero settentrionale è molto più ricco del meridionale di foreste per le battute di caccia – prima fonte di sostentamento per i saint. La foresta più grande, bagnata dal fiume Snow, è la Snow Shelter, che si estende da Flame a Sud, ai piedi del Monte Agnar a Nord e al fiume Wolf ad est per poi scendere fin quasi a raggiungere l’oceano. All'interno della foresta e non difficilmente raggiungibile, si estende una piccola cittadina omonima alla foresta nella quale è sita.

A collegare i due estremi del continente settentrionale c’è la piccola cittadina di Lame Den, la “Tana dello Zoppo”. E’ stato chiamato così in seguito alla funzione che ha assunto negli anni, ovvero punto di passaggio di pellegrini, pescatori e cacciatori. E' qui che si possono trovare prostitute, contrabbandieri, feccia di ogni tipo. Per strada più che altrove scippi, borseggio e furti di varia entità sono la norma. E' solo da qui, attraccate al piccolo porticciolo, che partono le scorrerie di un piccolo gruppo di pirati che a gloria del passato anche a loro semisconosciuto si fanno chiamare Vichinghi.

Winter, il secondo insediamento del pianeta per grandezza

Nonostante le antichissime origini dei Saint, questi non sono ottimi navigatori. Gli unici villaggi che al contrario vantano buoni navigatori sono Lame Den e Cold Water. L’economia di quest’ultimo villaggio si basa sulla pesca di foche e pinguini, ma i suoi abitanti hanno affinato la navigazione per poter andare a caccia di balene. Costruiscono navi leggere e semplici così che queste possano essere smontate e rimontate facilmente potendo risalire fiumi e fare tratti a terra ed evitare grosse navigate. Risalgono il mare fino a Flame e lì commerciano i loro averi. Seppure i saint non siano bellicosi, tra Lame Den e Cold Water gli attriti e gli scontri per mare sono numerosi. A causa di Volcano, Cold Water è longitudinalmente l’ultimo insediamento umano della Water Valley.

Oltrepassato il fiume Steel, passare oltre le Steep Mountains è l’unico modo per scendere a meridione. E per chi non conosce la navigazione, l'Eagle Walk – il Passo dell’Aquila – è l’unico modo di arrivare a Black Fen.
Black Fen, nome preso dalle paludi sulle quali si trova, viene considerata terra sacra per molti Saint, soprattutto per chi è legato alle tradizioni norrene. Le poche palafitte costruite lì sono abitate dai cacciatori-monaci considerati oracoli degli Antichi Dei. Quando le terre della palude vengono consacrate dai sacerdoti, si dice che mettano in comunicazione i vivi con gli spiriti dei morti e gli dei. E’ quindi usanza utilizzarle per creare pitture sulla pelle dei defunti o su quella di novelli sposi. I popoli del Monte Agnar e quelli della valle di Wolfwall utilizzino quelle terre anche per le pitture di guerra.


Governo

A questi centri maggiori si aggiungono i villaggi sparsi sul pianeta un po’ ovunque e in maniera del tutto disordinata. Ogni villaggio ha quella che viene chiamata ‘Grande Casa’ ossia l’abitazione del capo tribù. I capi tribù  regnano a vita ed entrano nella Grande Casa solo dopo aver dimostrato di essere i più forti; ogni villaggio ha i propri metodi di giudizio.

Differentemente funziona a Flame, dove al normale capo tribù si affianca il Governatore.
Il Governo è diviso in due parti: il Consiglio dei Saggi ed il Consiglio degli Anziani. Entrano a far parte del Consiglio degli Anziani i sei capo tribù delle sei principali cittadine elencate sopra. Gli Anziani sono intermediari tra i capi tribù dei diversi villaggi di loro giurisdizione ed il Governo planetario. I Consiglio dei Saggi conta il Governatore e quattro suoi Consiglieri scelti a sua totale discrezione. E’ un governo estremamente poco funzionante sia perché al più delle volte sono gli interessi di Flame a prevaricare su quelli di tutti gli altri villaggi, sia perché l’estrema dislocazione territoriale favorisce il distaccamento tra la capitale ed i villaggi, disinteressati alle questioni politiche. La conquista da parte dell'Alleanza ha portato a un ordinamento maggiormente democratico, dove ogni cittadino sopra i diciotto anni ha diritto di voto. L'affluenza alle urne è tuttavia stata, fino ad ora, assolutamente irrilevante, non raggiungendo neanche il 7% della popolazione.

 La maggior parte delle leggi emanate dal governo riguardano i prezzi di importazione e di esportazione, prezzi doganali e affini. Inoltre considerata la povertà dalla maggioranza della popolazione mondiale, le terre del pianeta appartengono al pianeta e soltanto al pianeta. Questo da a tutti la possibilità di sfruttare qualunque terreno liberamente per cacciare o pescare. Ciò nono esclude tuttavia che questa o quella tribù si arroghi l’esclusività della caccia su determinate porzioni di terre.


Popolazione e discendenze

Come già detto, a nord dell’equatore la presenza di foreste è nettamente maggiore rispetto a sud dell’equatore. La popolazione quindi si è specializzata nei secoli a cacciare a nord, e a pescare a sud. La differenza è presente anche nelle tradizioni e nelle costruzioni: dai semplici capanni di legno, a costruzioni più articolate di pietra, a palafitte fatte anche col fango e per finire in costruzioni interamente fatte di ghiaccio. Le popolazioni a nord presentano lineamenti tipici alle vecchie popolazioni scandinave, così come a Flame e Winter è più facile incontrare etnie tipiche delle popolazioni dell’Irlanda. Scendendo a sud invece le popolazioni tornano a lineamenti più europei, come le vecchie popolazioni tedesche, belghe o danesi, perfino britanniche. Discendenze Inuit sono presenti un po’ su tutto il pianeta, anche se a livello minore. Gli accenti, gli slang ed i dialetti, sono fortemente influenzati dalle parlate che erano tipiche di quelle popolazioni. Nonostante si parli ufficialmente l’inglese, è raro non sentir parlare un Saint sul suo pianeta con la propria lingua. Tra nord e sud, in seguito alla guerra civile, c’è disprezzo ed inimicizia. Le popolazioni a settentrione di Flame vengono chiamate Hjorleifr, mentre quelli a meridione Eldgrimr.



Storia

Ad Hans Van Leeuwen, noto per la raccolta dei miti e delle leggende dei popoli vichinghi e norreni della Terra-che-Fu, viene attribuita la prima storia di Saint Andrew. Un lavoro che lui stesso definì ancora incompleto data la scarsa esistenza di testimonianze scritte e la poca affidabilità delle fonti orali. Lo storico ultracentenario ha raccolto nella sua opera “Freddo come il Saint” tutto il suo lavoro fatto fino ad oggi, compresa la storia del pianeta dalla fondazione ai tempi correnti.

Quasi tutte le fonti sembrano d’accordo nell'affermare che la colonizzazione del Saint avvenne successivamente alla prima colonizzazione e a seguito della colonizzazione di Meili.

L’eccesso di immigrazione nel pianeta costringe i ricchi imprenditori a cercare altri pianeti dove stabilire nuovi impianti produttivi e spostare l’eccesso di manodopera. Nel 2130 viene individuato un pianeta piccolo e periferico, ricoperto da un duro strato di permafrost. Si comincia a credere che sotto la spessa superficie gelida siano nascoste materie prime rare e preziose. Le prime ricerche tuttavia sono inconcludenti. Nonostante ciò, i colonizzatori del Core valutano che un processo di terraformazione sarebbe in grado di rendere i lavori più agevoli, permettendo così l'insediamento dei primi pionieri. Il terraforming di St. Andrew viene ultimato nel 2170, seppur con risultati non ottimali: l’aria è respirabile, ma le condizioni climatiche non migliorano.

Nel 2200 Flame, l’unica città costruita per le rilevazioni minerarie, viene abbandonata dai corer. C’è chi dice per via delle condizioni atmosferiche, chi sostiene che migrarono di nuovo verso il sistema Centrale dopo una rivolta dei lavoratori degli impianti minerari. C’è persino chi afferma che sul pianeta ci sia stata qualche incursione da parte dei Marauders. Chi rimane sul pianeta vi si adatta lentamente: da Flame partono verso nord o verso sud, cominciandosi a sparpagliare per il continente ancora inesplorato. Molti invece restano nella capitale, dando vita a un fiorente commercio.

Nel 2300 la gente del nord fonda Winter e mesi dopo si dichiarano indipendenti dal Governo di Flame. Scoppia una sanguinosa guerra civile sia per mare che per terra; ma le armi sono archi e frecce, sciabole e accette. Dopo una guerra logorante che, tra interruzioni, armistizi violati e riprese belliche dura in tutto mezzo secolo, Flame mette fine alla guerra: un carico di fucili con i quali arma un piccolo plotone di uomini è sufficiente a far prevalere la fazione. Nel 2350 la guerra termina ai piedi delle Steep Mountains con la vittoria schiacciante dei popoli del sud. Sconfitti "slealmente" con armi da fuoco, i guerrieri del nord in segno di spregio buttano le loro asce nelle acque del fiume Steep (da quel giorno rinominato Steel) e le conficcano nei tronchi degli alberi. Molti scelgono di arroccarsi sul Monte Agnar, altri di riempire la Wolf Valley, ai piedi delle Giants Mountains. 

Eagle Walk
Winter sceglie di collaborare con Flame al miglioramento del pianeta. Il Governo di Flame decide di aprirsi e modificare le gerarchie dei consiglieri, semplificandola alla struttura moderna, ed emana inoltre la Prima Legge secondo la quale nessun Saint può vietare ad un suo conterraneo lo sfruttamento dei terreni di Saint Andrew per il proprio sostentamento. Pochi villaggi a settentrione riconoscono l’autorità di Flame. Tuttavia, a parte scaramucce tra alcuni villaggi particolarmente bellicosi, l'ascia di guerra viene sepolta.

Nel 2506 con lo scoppio della Guerra, Saint Andrew si schiera apertamente con le forze indipendentiste rifornendo costantemente il fronte Polaris di uomini. Il Pianeta non viene mai direttamente attaccato fino al 2510, quando l'Alleanza non invade gli snodi più rilevanti del pianeta e assedia la capitale esigendone la resa. La popolazione locale combatte strenuamente e coraggiosamente, unita contro l’estraneo nonostante le divergenze locali. L'esercito locale viene sconfitto a Black Fen ed a Cold Water, ma riesce a decimare gran parte delle truppe nemiche durante il passaggio attraverso l'Eagle Walk e successivamente a Wolfwall (aiutati dal rigidissimo clima a cui l'Esercito Alleato non è preparato). Cadute le principali cittadine del pianeta, con Flame stremata da un lungo assedio che impedisce l'arrivo di rifornimenti, St. Andrew si arrende dopo la lunga resistenza durata tutto l’inverno.

Ad oggi, nonostante le leggi vigenti dell’Alleanza, il dominio centrale è sentito ancora più lontano del dominio di Flame. Nascite, decessi, matrimoni seguono i riti più disparati ed è estremamente raro che qualche officiante riporti in qualche registro i dati. St. Andrew è uno dei pianeti con il minor numero di registrazioni di IdN.

martedì 17 luglio 2012

Miti e credenze di St. Andrew




Sono miti e credenze che per molti tratti si rifanno a quelle norrene, forse a causa delle prime popolazioni stanziatesi in questo pianeta. Non si può parlare assolutamente di una “religione rivelata”, in quanto priva di una fondazione storica individuale. Si tratta di raccolte di conoscenze trasmesse oralmente da padre in figlio, di generazione in generazione, dai tempi della Terra-che-fu.
A causa di questa trasmissione orale molti di questi miti sono andati persi, come ad esempio i nomi delle divinità.
Un pianeta sul quale la potenza della natura è imponente, proprio questa forza viene considerata la manifestazione del volere degli dei.
Le divinità sono eroi umani o sovrani divinizzati o anche esseri sovrannaturali dalle sembianze di animali, come ad esempio il lupo, il corvo ed il serpente. Spesso non mancano nell’immaginario comune figure demoniache mostruose ed antropomorfe.

A St. Andrew non è presente una popolazione bellicosa; colpiti duramente dalle rigide condizioni non perdono tempo anche a tentare di sottomettersi tra loro, per conquistare villaggi in desolate porzioni di pianeta. Eppure è frequente l’idea che morire valorosamente sul campo di battaglia sia l’onore più grande che possa capitare ad ognuno di loro. Cacciare animali di ogni stazza e affrontare da soli branchi di lupi, viene considerato un atto di forza e di coraggio. Non è raro infatti trovare uomini (o anche donne) che indossano vesti confezionati dalle pelli degli animali da loro cacciati, in forma di vanto.

Il defunto nella sua morte passa in uno stato differente di vita. Per l’uomo è come se avesse attraversato uno specchio, un velo. E come nel mondo dei vivi non vedeva il mondo dei morti, così nel mondo dei morti non vedrà il mondo dei vivi. Sarà accolto da defunti amici e parenti, prima di essere condotto nella reggia degli eroi. Ma non tutti i defunti possono accedere a questa reggia. Dovranno fronteggiare prove che il Re della reggia (la divinità maggiore) riterrà opportuno. E per via di queste credenze, quando un uomo rimane ucciso, fuori dal villaggio natale si lascerà appeso l’occhio utilizzato dal defunto per prendere la mira e la mano utilizzata per combattere. E saranno un corvo ed un lupo a portare al defunto il suo occhio e la sua mano umana, per fronteggiare le prove con più precisione e forza.

Quando un uomo raggiunge la reggia degli eroi, credenza vuole che banchetterà e berrà in compagnia di splendide donne guerriere, di fianco alle altre divinità. E quando sorge il sole, scenderanno di nuovo in battaglia contro fiere demoniache fino al tramonto, dove i morti risorgeranno di nuovo nella reggia ed i feriti vedranno le loro ferite rimarginate. Questo fino al giungere della “fine di tutto”.
Non si crede che vi sia una vera e propria fine dei mondi e del cosmo, piuttosto un rinnovamento necessario. Ma prima che giunga questo rinnovamento, le creature demoniache spezzeranno il velo che divide i due mondi (vivi e morti) e semineranno il caos.

Ovviamente nessun abitante di St. Andrew crede che esistano demoni con corna e forconi, il demone è un qualcosa che si acquisisce con condotte orrende e che logorano dall’interno anche il corpo. Il tutto quindi è molto allegorico. Considerando tuttavia le varie leggende del ‘Verse e l’esistenza di mondi dei quali non si conosce nulla, creature aliene potrebbero rientrare in questa concezione astratta ed abbastanza personale.
Si trattano di miti, tradizioni e credenze folkloristiche e popolari, alle quali molti aderiscono mentre altri ritengono senza senso. Molto dipende anche dai villaggi: quelli meno isolati e sviluppati tendono ad abbandonare queste dicerie, al contrario dei villaggi sperduti e maggiormente isolati.

lunedì 12 marzo 2012

Mr. Innocent

I write to you this letter and you'll get it in the mail
Ti scrivo questa lettera, e tu la riceverai per posta
I hope that you're not tired of my letters sent from jail
Spero che non ti sia stancata delle mie lettere dalla prigione

Spent twenty years in prison for a crime I did not do
Ho passato vent'anni in prigione per un crimine che no ho commesso
But no one do believe that I am innocent, but you
Ma nessuno mi ha creduto innocente, tranne te

I've never hurt nobody
Non ho mai ferito nessuno
And that's the truth I swear
E questa è la verità, lo giuro
Someone says they saw me on the scene
Qualcuno ha detto d'avermi visto sulla scena
But I wasn't even near
Ma io non vi ero nemmeno vicino

An officer was shot to death
Un ufficiale è stato colpito a morte
By machine gun fire
Dal fuoco di una mitragliatrice
It's almost twenty years ago
Sono passati quasi vent'anni
And they still call me a liar
Ed ancora mi danno del bugiardo

This is a nightmare it really is
E' un incubo, lo è davvero
I just hope down the line that there is some justice
Spero solo che ci sia un po' di giustizia alla fine della via

Help me God if you are up there
Aiutami Dio, se sei lassù
I really didn't shoot that guy I swear
Non ho sparato a quell'uomo, lo giuro
The judge and the jury, they didn't even look at me
Il guidice e la giuria non mi hanno nemmeno guardato
I didn't have a lawyer, no defence, see?
Non avevo nemmeno un avvocato, nessuna difesa, capisci?

Let them all feel the wrath of your power
Lascia loro sentire la collera del tuo potere
I pay with my young life, cos'
Ho pagato con la mia vita perchè
They are cowards
Sono dei codardi
They are cowards
Sono dei codardi

So I write to you my darling
E così ti scrivo, tesoro mio
So that you can bring it on
Così che tu possa raccontare la mia storia
And prove to them my innocence
E provare la mia innocenza
After I'm gone
Dopo che me ne sarò andato

Only before God can I confess without shame
Solo davanti a Dio posso confessare senza vergogna
A killer is out there in the streets
Che un omicida è la fuori per strada
And I got all the blame
Ed io sono stato incolpato di tutto.

Can I trust you to see that these words
Posso fidarmi del fatto che tu faccia sì che queste parole
Is written on my stone
Vengano scritte sulla mia lapide?
Don't bother with my name
Non preoccuparti di aggiungere il mio nome
Because I rather be unknown
Preferisco restare sconosciuto
"Here lies Mr. Innocent who never shed a tear"
"Qui giace Mr. Innocente, che mai versò una lacrima"
You wanted his young life, now enjoy your dinner
Volevate la sua vita, ora godetevi la vostra cena

Thank you and goodnight people of the land
Grazie e buonanotte, popolo del paese
The system failed for an innocent man
Il sistema non ha funzionato per un uomo innocente
I was 14 not yet been with a woman
Avevo quattordici anni e non avevo conosciuto donna
Now I'm 34 and I still haven't been with one
Ora ne ho 34 ed ancora non ne ho avuta una
To my mum and dad I brought a lot of pain
A mia madre e mio padre ho causato tanto dolore
They didn't want me to carry their name
Non volevano che portassi il loro nome
Now I'm just a number, a number in chains
Ora solo un numero, un numero in catene.


La ballata, famosa in tutto il sistema Polaris, è stata composta dal famoso cantautore safeportiano Abel Barclay durante la sua prigionia su Fargate. Là conobbe Ian Murray, o "Mr Innocent", il figlio di Mathias Murray, famoso leader della grande fazione indipendentista di Safeport. Nel 2490, solo quattordicenne, Ian Murray fu ingiustamente accusato dell'uccisione di un ufficiale dell'Alleanza e rinchiuso su Fargate, dove fu tenuto prigionero per anni. Il giovane perse il senno, e morì prima della fine della guerra. Abel Barclay, ora famoso in tutto il 'Verse, venne rinchiuso su Fargate per due anni. Durante la prigionia, Abel Barclay subì il trattamento comunemente riservato ai prigionieri indipendentisti: gli vennero spezzato dito indice e dito medio della mano destra, la mano usata per combattere sparando. Sul marchio dei prigionieri indipendentisti, Barclay compose la canzone "My two fingers".]

lunedì 12 dicembre 2011

Young Frankenstein

A long time ago, he was the creature’s father
He took the fire from God, he dug like a mole
A hundred pair of bodies from the sacred ground,
But now I can see him, it’s just an old man here at the Pole
Now I can hear him he cries for his wound:
the monster had found them and succeeded to kill her.

Young Frankenstein, you have stitched flesh together
But now you’re so similar to that bodies, your life is going away
Are you going to pray to be dissected, studied and brought back
From the reign you invaded, from the Who’ll judge your foray?

Before the world in your old eyes turn black
Are you going to pray to become at one with your monster?
Remember he has never asked to come back from the deaths,
He came back to life only for your pathetic whim
Like a patchy puppet in the hands of a spoiled child;
You enjoyed before you realized you were scared of him
Now amaze: he wants a mate and he's getting wild
You should have let him sleep three feet under earth.

This will be the sentence for who’s too clever to be a man,
Because they always forget they’re too small to be a god:
Donate his guts to a greedy bird, relieve all its hunger.
The dead fingers strangled the last words she cawed
“This is what you deserve, the rotten son of thunder
I’m dying for your sins, now from them run as fast as you can.”


Molto tempo fa, era il padre della creatura
Rubò il fuoco a Dio, scavò come una talpa
Un centinaio di paia di corpi dalla terra consacrata
Ma ora che lo vedo, è solo un vecchio qui al Polo
Ora che posso ascoltarlo piange per la sua ferita:
il mostro li ha trovati ed è riucito ad ucciderla.

Giovane Frankenstein, hai cucito la carne insieme
Ma ora sei così simile a quei corpi, la tua vita se ne sta andando
Pregherai per essere dissezionato, studiato e riportato qui
Da quel regno che hai invaso, da Colui che ti giudicherà per la tua razzia?
Prima che il mondo nei tuoi occhi diventi nero
Pregherai per diventare tutt’uno con il tuo mostro?

Ricorda che lui non ha mai chiesto di tornare dai morti,
è tornato in vita solo per un tuo patetico capriccio
come un burattino rattoppato nelle mani di un bambino viziato;
ti sei divertito prima di capire che ne avevi paura
ora stupisci: vuole una compagna e sta diventando selvaggio
avresti dovuto lasciarlo riposare sotto tre piedi di terra.

Questa sarà la condanna per coloro troppo brillanti per essere uomini
perché dimenticano sempre di essere troppo piccoli per essere un dio:
donare il proprio fegato ad un uccello affamato, lenire tutta la sua fame.
Le dita morte hanno strangolato le ultime parole che lei ha gracchiato
“Questo è ciò che meriti, il figlio putrescente del tuono
Sto morendo per i tuoi peccati, ora da essi scappa più veloce che puoi.”


[La ballata, originaria di Victory ma diffusa sia nel sistema Polaris che nel sistema Dorado, viene oggi citata perlopiù quando si parla delle migliorie genetiche su esseri umani che vengono fatte nel Core, ed esprime il senso di diffidenza che accompagna gli individui geneticamente modificati. A loro ci si riferisce come "figli del giovane Frankenstein", senza che si sappia chi fosse in realtà Frankenstein nella Terra-che-fu. Il termine viene usato anche per scherno: ogni volta che qualcuno che dichiara di aver fatto qualcosa di quasi impossibile, viene apostrofato dicendo: "e chi ti ha fatto, Frankenstein?"]

[Contributo di: Cole]