martedì 23 aprile 2013

Boros



Pianeta di medie dimensioni del sistema solare Columba, Boros è mondo natio dei maggiori gruppi criminali del sistema e ha visto la piccola e media criminalità crescere esponenzialmente negli ultimi anni.

La guerra ne ha bloccato il lento sviluppo e ha portato una media quantità di bombardamenti lungo i pochi campi e i centri produttivi più importanti. Boros si presenta come un pianeta secco e brullo, povero di giacimenti minerari ma ricco di argilla nelle vicinanze dei principali fiumi, lungo cui si sviluppano gli arretrati centri urbani. Non si tratta di vere e proprie città, ma costruzioni basse l'una vicina all'altra. Agli agglomerati cittadini si intervallano, sempre lungo il corso dei fiumi maggiori, piccole fattorie, ranch e più rari campi coltivati.

Il clima registra normalmente alte temperature ed è generalmente secco, ventoso e desertico nell'entroterra. Tempeste di sabbia e piccole trombe d'aria sono piuttosto comuni, mentre le precipitazioni si concentrano principalmente nelle aree fluviali e marittime.

Il pianeta si schierò con il fronte indipendentista, mettendo a disposizione le sue riserve di argilla - materiale estremamente economico e solido a sufficienza da essere coinvolto nella produzione di alcune parti delle navi da guerra browncoats -. La guerra portò razionamenti, carestie ed epidemie che non fiaccarono però l'animo dei suoi abitanti. Il pianeta rimase ai margini del conflitto per i primi anni, vedendo più tardi (nel 2509) bombardati i suoi principali punti di raccolta di argilla - con relativi lavoratori - e, in misura minore, alcuni dei principali centri urbani. Il pianeta cadde ufficialmente all'inizio del 2510.

Ad oggi, sono state riattivati solo pochi centri di raccolta d'argilla. La vera ricchezza di Boros dalla fine della guerra è tuttavia il suo fornitissimo mercato nero, attorno a cui ruota una vivace piccola e media criminalità.

Ad oggi, gli unici trasporti frequenti da e per il pianeta sono quelli legati al contrabbando e al rifornimento del ricco mercato nero.

Rilievi desertici

Cultura

La lingua più diffusa, scritta è parlata, è l'inglese. Vi è però una tendenza ad utilizzare vocaboli e inflessioni cinesi e giapponesi, quest'ultimo considerato come un semplice dialetto del pianeta. 

La cultura funebre è fortemente sviluppata: i nativi di Boros sono educati a sentire una forte connessione con i propri avi e antenati, tanto che ogni dimora - grande o piccola che sia - presenta uno o più altari privati che custodiscono le ceneri dei familiari. I morti vengono infatti cremati: a Boros non esistono pressoché cimiteri. 

La religione professata è il Nicolismo, una variante del cattolicesimo incentrata sulla figura di St. Nicholas, il santo protettore dei bambini e dei ladri, ricordato il 6 dicembre. La festività del patrono viene rispettata con devozione assoluta: durante la giornata, caratterizzata da grandi festeggiamenti, a tutti i ladri è vietato rubare e imposto l'obbligo di fare ammenda per i reati commessi.


Usi e costumi

L'abbigliamento è perlopiù in stile western, ma i criminali di rango più elevato utilizzano uno stile più orientale. Abiti lunghi e morbidi per persone benestanti o di fede; pantaloni lunghi al polpaccio e gilet smanicati per i poveri.

E' uso comune offrire la propria ospitalità a conoscenti quanto a stranieri, e il rifiuto di un'offerta di accoglienza viene ritenuto offensivo.

E' uso comune rubare qualsiasi cosa a chiunque, anche in piccole quantità, ed è ufficiosamente ritenuto corretto (ma ufficialmente punito dalla legge) rubare ovunque tranne nella chiesa consacrata del santo protettore. I saloni di gioco d'azzardo, molto diffusi, usano fare giustizia internamente: i ladri pescati in flagrante vengono puniti con severità misurata all'entità del furto.


Gokinai

Sorta sul fiume Shinano, Gokinai è uno dei principali centri abitativi post-bellici ed è considerata la capitale del pianeta. Si presenta come una città dall'atmosfera western, con strutture di legno e mattoni d'argilla. Ha tetti bassi e strade polverose, ma le case sono distribuite ordinatamente in nove settori disposti in modo quasi geometrico. E' qui che si trova la più grande fabbrica di raccolta e stoccaggio d'argilla, nonché un grande salone di gioco d'azzardo e la tenuta del sindaco: una grande e opulenta villa in stile orientale che appare come una visione surreale nell'aria di stenti e povertà che si respira nella città. Agli antipodi degli sfarzi del potere politico, è centro di ritrovo abituale la spartana struttura della Chiesa dedicata a Saint Nicholas, che nella sua enorme navata accoglie ogni domenica migliaia di fedeli appartenenti all'umile popolo.

Come in tutta Boros, la criminalità è onnipresente. Nove bande maggiori di malviventi si spartiscono le zone della città, controllando ogni attività criminale: dai piccoli furti allo spaccio, dal contrabbando alla prostituzione. La spartizione del territorio è rigida, ma nonostante ciò le guerre tra bande sono frequenti e, di tanto in tanto, estremamente efferate. Le bande hanno, tuttavia, una funzione anche spiccatamente sociale, ripresa un po' da tutte le grandi gang del pianeta: accolgono nelle loro fila anche bambini, perlopiù orfani di guerra, proteggendoli e istruendoli al furto, che iniziano ad esercitare dalla più giovane età. 

La situazione sanitaria è precaria e la città non ha un vero e proprio ospedale: se le zone più ricche (raccolte perlopiù attorno alla tenuta padronale del sindaco) possono pagare profumatamente ambulatori specializzati, il resto della città deve accontentarsi di medici non specializzati e strumentazione di fortuna. 

All'infuori di Gokinai, i centri cittadini sono pochi e poveri: unico altro agglomerato urbano degno di nota è Blacklake, che prende il suo nome dal lago attorno a cui si sviluppa.