venerdì 27 gennaio 2012

Frasario cinese

Il cinese è la seconda lingua più utilizzata nel 'Verse, mentre è utilizzato come e quanto l'inglese nel Core. Nel Sistema Multisolare è raro trovare persone che non lo capiscano: mentre nel Core non è raro trovare persone perfettamente bilingue, nel Rim esterno il cinese si fa meno conosciuto - ad eccezion fatta di quei paesi in cui è la prima lingua -. Tutti, comunque, conoscono una manciata di espressioni in mandarino che vengono utilizzate con più o meno frequenza e con accenti più o meno forti.

"Ta ma de! Nimen de bizui!"
"State tutti zitti!"

"Hun dan!"
"Maledizione!"

"Ai ya. Women wanle."
"Siamo in un guaio."

"Duibuqi?"
"Chiedo scusa?"

"Ching zie lie ee bay Ng-Ka-Pei?"
"Posso avere un altro bicchiere di Ng-Ka-Pei, per favore?"

"Dong ma"
"Chiaro?"

"Wuh de ma."
"Madre di dio."

"Tzao gao."
"Merda."

"Hwoon dahn."
"Idiota."

"Ta ma de."
"Dannazione."

"Bizui."
"Stai zitto."

"Shi"
"Affermativo / sì"

"Zhu yi."
"Guardati le spalle."



[Musica tradizionale del pianeta Xinhion, ad oggi considerata quasi
l'inno planetario in quanto suonata dai più prestigiosi artisti del
pianeta prima di ogni eventu ufficiale]


Polly Wright




Polly Wright è uno dei pochi noti eroi indipendentisti che abbiano un nome e un cognome. Aveva 25 anni quando è scoppiata la guerra. Nata su Hera, faceva il pilota di linea dal 2504, ma quando ci fu da prendere una posizione lo fece, divenendo uno dei più affidabili e spericolati piloti della fazione indipendentista. Alcune delle sue azioni vengono tramandate ancora nei racconti dei reduci, e il confine tra verità e fantasia si è ormai perso, come spesso accade. Ciò che è certo è che morì proprio lì, nella battaglia di Serenity Valley, in un'ultima picchiata suicida, dopo che la sua nave era stata sventrata e il suo equipaggio era stato risucchiato nell'atmosfera. Puntò contro il nemico e lo portò con sé all'inferno.

Di lei resta la memoria, i racconti, l'ololapide sulla sua tomba, che la mostra sorridente con i suoi commilitoni, e questa ballata, che ancora risuona nei diversi angoli del Verse.


If the wild bird could speak
(Se gli uccelli selvatici potessero parlare)
She'd tell of places you had been
(Racconterebbero dei luoghi in cui sei stata)
She's been in my dreams
(È stata nei miei sogni)
And she knows all the ways of the wind
(E conosce tutte le strade del vento)

[Chorus:]
Polly, come home again
(Polly torna a casa)
Spread your wings to the wind
(Dispiega le tue ali al vento)
I felt much of the pain
(Ho sentito molto del dolore)
As it begins
(Quando nasce)

Dreams cover much time
(I sogni riempiono molto tempo)
Still they leave blind
(Ma lasciano cieca)
The will to begin
(La voglia di iniziare)
I searched for you there
(Ti ho cercata lì)
And now look for you from within
(E ora ti cerco dal profondo)

lunedì 16 gennaio 2012

Tornare ai topi bianchi



"Tornare ai topi bianchi" è un'espressione diffusa nel Core che vuol dire: "ricominiciare tutto daccapo", "cancellare tutto il lavoro che è stato già fatto e riniziarlo dalle basi". In un mondo dominato dalla scienza, questa espressione tipica si riferisce al primo stadio della sperimentazione: la sperimentazione sulle cavie.

  • Esempi:

"Ho lavorato a quel progetto per mesi, e l'altro giorno il mio capo mi ha detto che le premesse sono scorrette e che devo tornare ai topi bianchi"

"Ogni volta che la nostra relazione sta per fare un passo avanti, lui rinizia a fare tutte le cose che sa che io detesto. Penso che lo lascerò, con lui ogni volta mi sembra di tornare ai topi bianchi"

  • Variazione:

"Non finirò mai questo saggio per domani mattina, sto ancora ai topi bianchi" ("sono ancora all'inizio")

giovedì 12 gennaio 2012

Il canto dei non arresi



They poured across the borders
Si sono riversati oltre i mondi periferici
We were cautioned to surrender
Siamo stati avvertiti di arrenderci
This I could not do
Ma non potevo farlo
Into the rim I vanished
Sono svanito nel rim

No one ever asks me
Nessuno mi chiede mai
Who I am or where I'm going
Chi sono o dove sto andando
But those of you who know
Ma quelli di voi che sanno
You cover up my footprints
Voi coprite le mie tracce

I have changed my name so often
Ho cambiato il mio nome così spesso
I have lost my wife and children
Ho perso mia moglie e i miei figli
But I have many friends
Ma ho molti amici
And some of them are with me
E alcuni di loro sono con me

An old woman gave us shelter
Una vecchia donna ci ha dato rifugio
Kept us hidden in a garrett
Ci ha tenuti nascosti in un solaio
And then the bluejacks came
E poi sono venute le giacche blu
She died without a whisper
E' morta senza un sussurro

There were three of us this morning
Eravamo in tre questa mattina
And I'm the only one this evening
E sono l'unico rimasto questa sera
Still I must go on
Ma devo andare avanti comunque
Frontiers are my prison
Le frontiere sono la mia prigione

Oh the winds, the winds are blowing
Oh i venti, i venti stanno soffiando
Thru the graves the winds are blowing
Tra le tombe, i venti stanno soffiando
Freedom soon will come!
La libertà presto arriverà!
Then we'll come from the shadow.
E allora usciremo dall'ombra.

["Il canto dei non arresi" è una ballata diffusasi negli ambienti rimasti fedeli alla fazione indipendentista anche dopo la sua sconfitta. La canzone non è molto nota, ma è diffusa soprattutto tra tutti quelli che nutrono ancora un forte sentimento di odio verso l'Alleanza. Viene cantata per far conoscere la propria opinione sulla Alleanza e manifestare la volontà di combattere ancora indipendentemente, nonostante la fine della guerra.]

[Il canto è conosciuto anche con lievi cambiamenti nel testo, nonché in mandarino e in diversi dialetti regionali e planetari.]


mercoledì 11 gennaio 2012

The Modern Things

"The Modern Things"

All the modern things
Tutte le cose moderne

like cars and such
come auto e simili

have always existed
sono sempre esistite

they've just been waiting in a mountain
loro stavano solo aspettando su una montagna

for the right moment
per il momento giusto

listening to the irritating noises
ascoltando l'irritante rumore

of dinosaurs and people
di dinosauri e persone

dabbling outside
dilettandosi dall'esterno


All the modern things
Tutte le cose moderne

have always existed
sono sempre esistite

they've just been waiting
loro stavano solo aspettando

to come out
di uscire

and multiply
e moltiplicarsi

and take over
e prendere in consegna [il mondo]

It's their turn now...
E' il loro turno adesso...


[Famosa poesia usata nella rete cortex dai singoli e dai gruppi che si
oppongono al movimento neo luddista, ritrovata spesso su volantini
lanciati sopra le Chiese durante le riunioni del movimento dai loro
oppositori]

Una ballata del Core

Sorde e implacabili sirene
davano il triste annuncio
mentre il tramonto inondava
i viali deserti
di oscuri presagi

Giochi di potere sulla nostra pelle,
su quegli uomini armati di romantici ideali

Qualunque sia il compenso
non restituirà mai il giusto

Saremo pronti a celebrare la vittoria
e brinderemo lietamente sulle nostre rovine
Saranno in pochi a riscattarsi dalla povertà
a rallegrarsi della gloria per quanto infinita...

L'eco tagliente di sirene
sulle ferite aperte
Forse per l'ultima volta
giochi di potere sulla nostra pelle,
sulle infanzie sciupate, violentate irreparabilmente
Chi pagherà per questo?
Chi ne porterà il segno?

Saremo pronti a celebrare la vittoria
e brinderemo lietamente sulle nostre rovine
Saranno in pochi a riscattarsi dalla povertà
a rallegrarsi della gloria per quanto infinita
Sconfitti e vincenti,
ricostruiremo
Sconfitti e vincenti


[Ballata di fine della Guerra, diffusa nel Core per propagandare
l'amnistia per gli Indipendentisti ("armati di romantici ideali", ma
in realtà legati a giochi di potere dei governi periferici) tra gli
Unionisti e contemporaneamente sottolineare le perdite che l'Unione ha
subito durante la guerra]

lunedì 9 gennaio 2012

Catch The Fly


"Catch the Fly" è uno sport.

Dove si pratica: nei pianeti rurali, specialmente dell' Outer Rim, in campi delle dimensioni di un campo da rugby circa ai quali sono molto similari anche per struttura. Agli estremi sono erette due Mete, con due aree sottostanti delimitate e che assieme ai bordi esterni del campo e la metà campo sono gli unici segni presenti sul manto erboso o sterrato.

Numero partecipanti: 14, 7 per ogni squadra in campo più 5 riserve per ogni squadra più un arbitro

Strumenti di gioco: Cavalli (uno per giocatore o "flyer") , la palla o "Fly" in gergo, che somiglia molto ad una palla da rugby ma più corta e tozza, con un rimbalzo molto più potente rispetto a quella da cui discende e capace di seguire traiettorie più precise.

Scopo del gioco: portare la palla a toccare la "meta" per guadagnare un punto.

Regole:
- Ogni giocatore in campo deve essere a cavallo.
- La palla può venire passata solo facendogli fare un rimbalzo a terra verso il compagno di squadra, altrimenti viene considerato fallo.
- Al secondo fallo un giocatore viene espulso dalla partita senza possibilità di sostituzione.
- La palla può essere passata solo ai compagni di squadra che si trovano dietro la propria linea d'aria.
- La palla non può essere trattenuta dal Flyer per più di quattro secondi, pena l'ammonizione.
- Due ammonizioni equivalgono ad un fallo durante una partita.
- E' severamente vietato commettere falli e comportamenti che possano mettere in pericolo i cavalli di qualsivoglia squadra, pena l'eliminazione diretta dalla competizione o nei casi più gravi radiati dalle varie leagues, nel caso di professionisti. Allo stesso tempo non vi sembrano essere regole scritte riguardo all'eventuale pericolo per un cavaliere.
- La durata complessiva di una partita è di 60 minuti, suddivusa in due tempi da 30 minuti.
- Ad ogni punto segnato l'arbitro di gioco rimette la palla al centro perché si inizi un nuovo round di gioco.
- Vince la partita chi alla fine del tempo prestabilito ha collezionato più punti.

Nozioni generiche:
- Sebbene non ci siano formazioni obbligate la struttura classica di una squadra di "Catch the Fly" in campo si compone di due 'punte', un centrale, due ale laterali e due in difesa.
- Il ruolo di punta viene chiamato in gergo "Fireliner" .
- Il ruolo di ala è detto "Speedster".
- Il ruolo centrale ed anche quello affidato a giocatori più abili ed esperti di "Key" (per il suo ruolo chiave come contrastatore delle manovre avversarie).
- Il ruolo di difensore è chiamato "Safer" (a loro il compito di placcare le offensive avversarie. Uno dei ruoli piů delicati visto il grande rischio di espulsione e di pericolo per i cavalli cui sono sottoposti, in caso un placcaggio non sia eseguito ad arte).

Non esistono leghe ufficiali riconosciute in tutto il territorio dell' Alleanza, essendo regionale, ma solo leghe locali che spesso organizzano tornei interplanetari selezionando la migliore rappresentanza.

Il Catch The Fly è un 'ibrido' che raccoglie caratteristiche diverse dei vecchi giochi in voga sulla Terra-che-fu, ma che nel tempo si è consolidato fino ad ottenere un'identità propria. Ad oggi è uno sport molto popolare nell'Outer Rim e mediamente conosciuto nei Border Worlds.

I cavalieri montano selle leggere e 'veloci', simili ad una sellatura inglese, ma di dimensioni ancora più piccole. L'abbigliamento usuale consiste in una casacca di panno e dei pantaloni di tela resistente, oltre agli stivali. Sono ammessi elmetti di pelle rinforzata, ma nessun altra tipologia di paramento né per il cavaliere che per il cavallo, tranne le bardature della sella.

El Condor Pasa




Sulla stessa melodia, ad oggi si contano diverse versioni con testi differenti in molti pianeti del 'Verse. Di seguito si riportano le più famose.


I'd rather be a sparrow than a snail
Preferisco essere un passero che una lumaca.

Yes I would.
Sì, lo preferisco.

If I could,
Se potessi,

I surely would.
sicuramente lo preferirei.

I'd rather be a hammer than a nail.
Preferisco essere un martello di un chiodo.

Yes I would.
Sì, lo preferisco.

If I could,
Se potessi,

I surely would.
sicuramente lo preferirei.

Away, I'd rather sail away
Via, preferisco salpare

Like a swan that's here and gone
come un cigno che è qui e altrove

A man gets tied up to the ground,
Un uomo viene legato alla terra,

he gives the world
che consegna al mondo

its saddest sound,
il suo suono più triste,

its saddest sound.
il suo suono più triste,

I'd rather be a forest than a street.
Preferisco essere una foresta che una strada.

Yes I would.
Sì, lo farei.

If I could,
I surely would.

I'd rather feel the earth beneath my feet,
Preferisco sentire la terra sotto i miei piedi,

Yes I would.
Sì, lo preferisco.

If I could,
Se potessi,

I surely would.
sicuramente lo preferirei.

[versione di Meili]



L’amore come un condor scenderà
Il mio cuor’
colpirà...
poi se ne andrà...

La duna nel deserto fiorirà...
Tu verrai,
solo un bacio e poi
mi lascerai...

Chisà domani dove andrai
che farai, mi penserai...
Lo so tu non ti fermi mai, ma pensa che,
Io non vivrei,
come potrei ?...

Un fiore dal dolore nascerà...
Il mio cuor’
pungerà
poi morirà

L’amore come un condor volerà
fin lassù...
e così mai più...
ritornerà...

Lo so tu non ti fermi mai,
ma pensa che,
Io non vivrei,
come potrei?...

[versione di Xanto]


El cóndor de los Andes despertó
Il condor delle Andre si svegliò

con la luz
con la luce

de un feliz
di una felice

amanecer.
alba.

Sus alas
lentamente desplegó
y bajó al río azul
para beber.

Tras él la Tierra
Dietro di lui la Terra

se cubrió de verdor,
ricoperta di verde,

de amor y paz.
amore e di pace.

Tras él la rama floreció
Dietro di lui fiorì il ramo

y el sol brotó
biondeggia il grano

en el trigal
nel frumento

en el trigal.
nel frumento.

El cóndor de los Andes despertó
Il condor delle Andre si svegliò

con la luz
con la luce

de un feliz
di una felice

amanecer.
alba.

El cielo, al ver su marcha sollozó
Il cielo nel vedere i suoi progressi sussultò

y volcó
e si voltò

su llanto gris
divenedo grigio

cuando se fue.
quando se ne andrò

Tras él la Tierra
Dietro di lui la Terra

se cubrió de verdor,
ricoperta di verde,

de amor y paz.
amore e di pace.

Tras él la rama floreció
Dietro di lui fiorì il ramo

y el sol brotó
biondeggia il grano

en el trigal
nel frumento

en el trigal.
nel frumento.


[versione di Shadetrack]

domenica 8 gennaio 2012

Andare con le cortigiane...



"Andare con le cortigiane vale più di ipocrite elemosine"


Secondo i ritrovamenti e le tradizioni orali della Terra Che Fu, questo detto è la dimostrazione che il mestiere delle Accompagnatrici era già diffuso e considerato elitario e prestigioso anche nella Terra
antica. L'interpretazione è appunto che il segno di ricchezza non è la carità o l'elemosima, ma accompagnarsi a cortigiane.
Oggi viene utilizzato nel Core per deridere chi non può permettersi i servigi dei professionisti della Shouye, ma tenta di ostentare ricchezza in altri modi.


Ghost Rider in The Sky


Jones and Ringwald - Ghost Riders in the Sky .mp3


Found at bee mp3 search engine




An old cowboy went riding out one dark and windy day


In un giorno oscuro e ventoso cavalcava un vecchio cowboy


Upon a ridge he rested as he went along his way

Quando, dopo essersi riposato su un crinale, riprese il cammino


When all at once a mighty herd of red eyed cows he saw

Scorse d’improvviso sopra di sé una una spaventosa mandria di vacche dagli occhi rossi


A-plowing through the ragged sky and up the cloudy draw

Che correva per un cielo tormentato, su brandelli di nuvole


Their brands were still on fire and their hooves were made of steel

Il fuoco dei marchi ancora impresso su di loro, zoccoli d’acciaio


Their horns were black and shiny and their hot breath he could feel

Corna nere e scintillanti, poteva sentire su di sé il loro respire infuocato


A bolt of fear went through him as they thundered through the sky

Poi un lampo di terrore lo attraversò, mentre ancora Il cielo tuonava dei loro passi


For he saw the Riders coming hard and he heard their mournful cry

Quando vide I Cavalieri galoppare con furia dietro di esse, e udì le loro urla disperate


Their faces gaunt, their eyes were blurred, their shirts all soaked with sweat

I volti macilenti e gli sguardi persi, le camice fradice del sudore


He's riding hard to catch that herd, but he ain't caught 'em yet

Galoppò cercando di raggiungerli, senza riuscirvi


'Cause they've got to ride forever on that range up in the sky

Giacché loro sono condannati a cavalcare per sempre, in quello squarcio di cielo


On horses snorting fire

Su cavalli che sbuffano fiamme dale narici


As they ride on hear their cry

Ascolta il loro richiamo mentre cavalcano!


As the riders loped on by him he heard one call his name

Mentre lo superavano, udì uno di loro chiamarlo per nome


If you want to save your soul from Hell a-riding on our range

“Se vuoi salvare la tua anima dai nostril ranghi infernali


Then cowboy change your ways today or with us you will ride

Allora cambia vita, cowboy, o cavalcherai con noi


Trying to catch the Devil's herd, across these endless skies

Cercando di catturare la mandria del Diavolo, lungo questi cieli infiniti."



Yippie yi Ohhhhh
Yippie yi Yaaaaay

Ghost Riders in the sky
Ghost Riders in the sky
Ghost Riders in the sky


[Questa ballata risale ai tempi della Terra-che-fu, anche se nessuno ne ricorda precisamente l'origine. Ebbe una particolare diffusione nel Sistema Dào, fra i Piloti Browncoats, diventando per alcuni di loro quasi un inno di battaglia. Si vocifera che tutt'oggi, su alcune rotte dell'Outer Rim, sia possibile captare sul Cortex un segnale audio che la trasmette ininterrotamente, senza sosta.]

mercoledì 4 gennaio 2012

La storia di Koroleva

Vassilij Gregorev è lo storico che ha dedicato più tempo, amore e dedizione allo studio della storia antica di Koroleva: è grazie ai suoi lavori che le origini di questo mondo del Rim risultano chiare e note come raramente capita. Nel suo testo “Koroleva, dalle origini ad oggi”, lo studioso, da poco deceduto, ha raccontato con particolare cura la storia di Koroleva dalla sua fondazione ai giorni nostri.

Quando la Terra che Fu si stava ormai spegnendo, l’allora Federazione Russa si pose a capo delle altre ex repubbliche sovietiche e baltiche per guidare la migrazione verso il Nuovo Sistema Multisolare: il presidente Anastasia Koroleva promosse e realizzò la costruzione di tre Arche al fine di garantire la sopravvivenza della sua gente, già vessata da piaghe come l’inquinamento giunto a causa dei complessi industriali a livelli inaccettabili, o come i frequenti incidenti nucleari che hanno caratterizzato la storia dell’ex Unione Sovietica. La necessità di dare futuro ai cittadini di quella galassia di piccoli stati, in guerra tra loro sia in campo aperto sia attraverso istanze di natura terroristica, fu lo scopo della vita di Anastasia Koroleva. Attraverso un attività diplomatica intensa e indefessa riuscì a stabilire una collaborazione tra tutti gli stati che componevano l’ex URSS, guidandoli verso la costruzione delle arche e studiando un piano di evacuazione razionale.

Naturalmente, la Koroleva non vide mai il Nuovo Sistema Solare a causa di un età già avanzata all’inizio del viaggio generazionale che portò i nostri progenitori nella porzione di spazio dove oggi viviamo: il suo ricordo non si è mai spento negli abitanti di Koroleva, e Anastasia rimane il loro più celebre eroe nazionale.


Solo due delle tre Arche della Koroleva giunsero a destinazione, arrivando assieme alle navi dell’Alleanza Anglo Cinese sui mondi di New London e Xinhion: i russi, vi restarano assai poco e, fatto forse unico nella storia della colonizzazione del Sistema Multisolare, non smantellarono le loro Arche, che rimasero in orbita attorno a New London per venti anni,l’intera popolazione che, pur trattenendosi spesso a terra, concordava con i propri leader politici nel ritenere necessario per i russi un ambiente diverso e avulso da quello che l’Alleanza Anglo Cinese pareva poter offrire.

Nell’anno 2090 le Arche russe ripresero il loro viaggio, anticipando la seconda colonizzazione di cinquant’anni e puntando le loro prue verso la zona più periferica del Sistema Multisolare, li dove le sonde inviate ad esplorare segnalarono un mondo perfetto per la terraformazione e che sarebbe risultato ricco di risorse minerarie, ottime per sfruttare le capacità in quel settore della popolazione tratta in salvo da Anastasia Koroleva.


Il processo di terraforming fu completato nel 2098, e al neonato pianeta, così lontano all’epoca da ogni altro insediamento umano, fu dato nome Koroleva, in onore della donna che guidò la migrazione dalla Terra. La capitale, New Moscow, ospita il palazzo presidenziale che sorge all’interno di una delle Arche degli ex sovietici, divenuta in seguito un edificio monumentale lungo ben due chilometri e attorno al quale si è sviluppato il primo insediamento urbano di Koroleva.

Koroleva divenne un mondo altamente industrializzato specializzato in attività di estrazione di materie prime, gas, minerali preziosi. L’argento è la sua prima risorsa, ma tutto il pianeta Koroleva è ricco anche di uranio ed oro; l’artigianato è la seconda attività del pianeta, specializzato nella produzione di gioielli e preziosi altamente rifiniti. Malgrado ciò, il benessere inteso in senso stretto non è particolarmente diffuso: praticamente ogni attività economica è rigidamente statalizzata, ed i cittadini vengono guidati nel loro percorso di vita verso task pre impostati e decisi dal governo koroleviano attraverso l’analisi delle naturali predisposizioni di ognuno. L’accumulo di beni, il capitalismo in senso leto, il crearsi di figure di spicco che emergano, per un motivo o l’altro, dalla massa, sono elementi sociali che il governo condanna e castra sul nascere: seppur democratico nei sistemi elettivi, l’elite di potere su Koroleva è sempre riuscita a proteggere i fondamenti su cui, centinaia di anni prima già a bordo delle Arche, è stata impostata questa atipica, ma funzionale, società che tenta di collocare al suo giusto posto ogni singolo membro.

Pur posizionata in una porzione di spazio poco sicura e lontana dal raggio d’azione dell’Alleanza, Koroleva è un mondo in cui il crimine trova poco o nullo posto: le strade delle città sono sicure e vigilate con puntuale costanza. Gli sceriffi di Koroleva, oltre che perfettamente addestrati, possono vantare anche una piccola flotta di navi che garantisce la sicurezza territoriale del pianeta anche nello spazio. Rigidi i controlli per navi in ingresso ed entrata, paragonabili a quelli attuati nel Core: per scendere su Koroleva occorre uno speciale visto.

Durante la guerra Koroleva assunse una posizione neutrale, in realtà rifornendo ed assistendo le forze indipendentiste alla cui etica il governo Koroleviano era senza dubbio più vicino: il supporto a livello di intelligence fornito da Koroleva permise ai Browncoats di riportare vittorie altrimenti insperata. Con la sconfitta indipendentista, Koroleva fu costretta alla firma di onerosi accordi di risarcimento, il cui pagamento è tutt’oggi in corso.