Sweet home Bullfinch,
where the skies are so blue.
Sweet home Bullfinch,
Lord, I’m coming home to you.
Settore: Outer-Rim
Sistema: Polaris
Clima: Temperato
Economia: rurale
Status tecnologico: arretrato
Religione: Battista (89%), Cattolica (8%), Confessioni minori / atei (3%)
Lingua: Inglese (100%), Cinese (15%)
Capitale: Timisoara
Altre città di rilievo: New Dallas, Alabama City, Mississippi Town
Non c’è da meravigliarsi che il pianeta sia stato colonizzato prevalentemente da profughi della Vecchia America: le praterie sterminate, il clima temperato ed i cieli azzurri ricordano inevitabilmente le grandi pianure del Vecchio West.
Le distese erbose e lussureggianti lasciano spazio solo di rado a territori più brulli e pietrosi, che si sollevano fino a formare l’unica catena montuosa dell’intero pianeta, le St. Louis Mountains, dalle quale ha origine il fiume Pecos.
La fauna locale è costituita per lo più da coyote, cani della prateria, lepri, serpenti. Solo di rado i puma delle montagne scendono a valle, attirati da qualche vitello smarrito.
Benché non manchi un certo numero di centri abitati anche discretamente popolosi, il vero fulcro economico del pianeta è costituto dalla costellazione di ranch di piccole e medie dimensioni sparsi per tutta la superficie del pianeta: che si tratti di pochi ettari di terra dove far pascolare appena una manciata di vacche o di possedimenti vasti come una contea, l’allevamento di bovini, con tutto il suo indotto, rappresenta la maggior fonte di ricchezza di Bullfinch.
Non che si tratti di un pianeta prospero: i piccoli proprietari terrieri stentano a sbarcare il lunario e sono sempre di più i padri di famiglia che si vedono costretti a cedere il proprio piccolo ranch alle banche o ad altri proprietari terrieri, nel tentativo di fare qualche spicciolo con cui appianare i debiti.
Tuttavia, avere una proprietà è ancora universalmente considerato un segno di benessere: è per questo che, nonostante le fatiche e le disavventure, il sogno del giovanotto medio è quello di riuscire a mettere da parte un po’ di soldi per comprarsi un pezzo di terra dove crescere i propri figli.
È per questo i ragazzi cominciano a lavorare molto presto, intraprendendo la vita del vaquero nei ranch di maggiori dimensioni, che sono anche quelli che pagano meglio.
Sul pianeta è un continuo girovagare di cowboys in cerca di impieghi temporanei e stagionali, ora in un ranch, ora in un altro, a seconda di dove li porta il vento ed il bisogno.
Su Bullfinch la maggior parte della popolazione è di religione battista: non c’è conglomerato umano che non abbia, al suo interno o nelle vicinanze, almeno una chiesa.
Le famiglie tendono ad essere numerose, perché per ogni bocca da sfamare oggi ci saranno due braccia da far lavorare domani. I conti tornano, o quasi.
La tecnologia è moderatamente diffusa soltanto nelle città, come la capitale, Timisoara.
Non è un caso che l’unico ospedale, per altro notoriamente mal attrezzato, si trovi lì.
La cauta diffidenza della gente delle campagne nei confronti della tecnologia non ha soltanto una matrice economica: è certamente vero che la maggior parte dei vaqueros non potrebbe comunque permettersi gli ultimi ritrovati della scienza. Ma allo stesso tempo la tecnologia è vista con sospetto anche in quanto troppo facile sostituta del lavoro degli esseri umani, in un pianeta in cui la maggior parte delle persone deve il proprio salario alle condizioni di arretratezza dell’agricoltura e dell’allevamento.
Naturalmente, la maggior parte dei cittadini di Bullfinch è troppo orgogliosa e ignorante per mettere le cose in questi termini: la scarsa diffusione della tecnologia è semplicemente imputato al fatto che guadagnarsi il pane col sudore della propria fronte, e senza l’aiuto di qualche diavoleria tecnologica, è considerato un merito di fronte agli occhi di Dio.
Su Bullfinch non esistono scuole superiori: nelle città più importanti i bambini dai sei agli undici anni possono frequentare le scuole pubbliche, ma nel caso vogliano ottenere un’educazione più raffinata dovranno spostarsi presso un altro pianeta, apprendere quanto serve direttamente sul campo o pagare costosi insegnanti privati (la via scelta dalle famiglie più benestanti).
Nelle campagne, solitamente i bambini studiano a casa solo per il tempo strettamente necessario ad imparare a far di conto, prima ancora che a leggere e scrivere – giacché accertarsi che non manchino vacche alla propria mandria è di gran lunga più importante che imparare a recitare poesie.
Bullfinch è uno dei pochi pianeti dell’Outer-Rim ad essere stato sostanzialmente risparmiato dai bombardamenti alleati: benché i suoi giovani si siano arruolati in massa, il governo di Capital City sapeva bene che distruggere il pianeta da un punto di vista naturalistico significava renderlo inservibile all’indomani dell’unificazione da un punto di vista economico.
E fu così che Bullfinch fu graziata, ma al prezzo di una severa sudditanza post bellica.
L'allevamento di bestiame è, sul pianeta, una delle attività più profittevoli: in tutte le zone sufficientemente popolate sorgono enormi mercati di bestiame che si sviluppano su superfici talvolta anche di centinaia di ettari: Priorbank, Dayton Mart e Hornsquare sono solo alcuni dei maggiori mercati dove gli allevatori propongono bestiame, tori da monta, cavalli di varia qualità. Spazi ugualmente grandi vengono occupati durante tutto l'anno da importanti rodei itineranti: il Red Hooves Rodeo, noto per i tori da monta estremamente feroci; il Silver Palomino, dove si esibiscono i campioni di bareback riding e il Calamity Jane, dedicato a categorie dominate da donne, sono solo alcuni dei rodei che percorrono tutte le principali località del pianeta. Ogni specialità è eseguita con assai poca attenzione alle questioni di sicurezza, tanto che, per pubblicizzare un rodeo, se ne cita normalmente il numero di morti, paralizzati e gravemente infortunati che ha prodotto durante l'ultima annata.
Nessun commento:
Posta un commento