giovedì 22 marzo 2012

Tessen



Il tessenjutsu è l'arte marziale del ventaglio da combattimento, il tessen. L'uso del ventaglio in combattimento è menzionato nelle antiche leggende della Terra Che Fu ricostruite da Robert Morigito, noto storico marzialista considerato a tutt'oggi il massimo esperto nella storia delle armi bianche e da botta della tradizione antica. Secondo gli studi di Morigito - raccolti nel libro "Tessenjutsu" - il Tessen nasce in una regione della Terra Che Fu chiamata "Giappone".

Alcuni storici identificano il Giappone come una provincia della famosa Cina, altri sostengono che fosse uno stato indipendente. In ogni caso, i documenti dimostrano che l'uso del Tessen nasce e si
sviluppa in Giappone, partendo dalla tradizione originaria dei "Ventagli da Battaglia".

I Ventagli da Battaglia erano ventagli decorati con colori vistosissimi, usati dai generali per fare segnalazioni alle truppe durante glischieramenti di battaglia terrestre. Esistono dati che
confermano l'utilizzo di colori diversi e movimenti diversi per trasmette un'ampia varietà di ordini, oltre che a dimostrare la presenza di figure specifiche posizionate in ogni truppa in possesso di nozioni specifiche per interpretare i messaggi, ripeterli a beneficio di armati più lontani dai generali o rispondere per conto del comandante di truppa. Non ci sono però pervenute tracce della codifica di questi messaggi.

La tradizione ricostruita attraverso favole e romanzi, porta a credere che durante i conflitti più serrati, i messaggeri si siano trovati in più occasioni a non avere altro oggetto con cui difendersi se non i propri ventagli da battaglia, iniziando a studiare quindi, oltre la codifica, quelli che originariamente erano piccoli "trucchi" di autodifesa e copertura di fuga utilizzando un ventaglio.

In data incerta, avviene una svolta nella storia del tessen: un editto governativo vietò l'ingresso nei palazzi di potere a qualunque individuo armato, dignitari e graduati inclusi. Morigito sta tutt'ora cercando di dettagliare meglio il contesto storico di questo evento. Al oggi, le versioni più attendibili parlano di un'epoca di cospirazioni e colpi di stato a seguito di problemi dinastici della famiglia regnante, ma è solo una delle varie teorie più accreditate.

Temendo per la propria vita, i dignitari in visita ad altri dignitari iniziarono quindi ad elaborare e studiare tecniche di combattimento che non prevedessero l'uso delle armi. A questa ricerca risalgono alcune delle arti marziali più originali e curiose della storia dei combattimenti, tra cui le tecniche di lotta con cintura, quelle di combattimento con sandali ed infine il combattimento con ventaglio.

Tra tutte le varie arti sviluppate in questo frangente storico, l'unica che abbia avuto fortuna, seguito e risonanza resta il tessenjutsu. Se inizialmente le tecniche prevedevano sistemi di combattimento che permettevano di difendersi da attacchi a mani nude con l'uso di un normale ventaglio (da battaglia o meno), nel corso dei secoli l'ingegno guerriero ha sviluppato ventagli appositamente per il combattimento, creando intelaiature in metallo o intrecci che rendessero la carta tagliente, in maniera da massimizzare il danno inflitto. Questa disciplina trovà particolare seguito nelle persone di prestigio, nei nobili e negli alti graduati che frequentavano la corte ed altre strutture di potere, in cui per secoli persistette il divieto di accesso armato.

Quando, in un periodo databile intorno al XIX secolo, l'editto goverantivo decadde, il tessenjutsu iniziò il suo declino, rimanendo un "vezzo" di nicchia. Molti dignitari, od anche solo mercanti facoltori privi di lignaggio, continuavano a praticarlo, studiarlo e tramandarlo esclusivamente come simbolo di un retaggio prestigioso. Si diffuse la credenza che l'uso del Tessen fosse solo uno status symbol, sebbene in molte occasioni documentate raccolte da Morigito nel suo libro sia ancora attestabile l'uso del tessen in duello o per difendersi da agguati ed attentati. Tutti questi casi, comunque, costituiscono "eccezioni": il fatto che alcuni eventi di questo tipo abbiano a suo tempo avuyo abbastanza onor di cronaca da essere pervenuti ai giorni nostri è la prova che non fossero assolutamente considerati la norma.

Con la Colonizzazione, pochissime testimonianze di tessenjustsu hanno raggiunto inizialmente il Verse. Solo in tempi recenti, intorno al 2450, si è assistito ad una riscoperta di quest'arte marziale ed alla diffusione del libro di Morigito sull'argomento, edito pochi anni prima.

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